Microsoft si ispira ai sistemi mobili per proteggere la privacy degli utenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-09-2017]
Quando è stato svelato la prima volta, Windows 10 s'è subito guadagnato la poco felice nomea di sistema operativo spione.
Con il passare del tempo e degli aggiornamenti, Microsoft ha progressivamente corretto il tiro.
Con il Creators Update, ultimo massiccio update del sistema, la fame di Windows 10 per i dati degli utenti è stata limitata garantendo agli utenti un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali.
Con il Fall Creators Update, il cui rilascio è previsto per il prossimo 17 ottobre, Microsoft fa un altro passo nella giusta direzione, lasciando intendere di aver ascoltato le lamentele espresse in questi mesi.
La più evidente novità in questo senso è l'introduzione di una nuova schermata, tramite la quale il sistema chiederà il permesso dell'utente per accedere a determinate funzioni, un po' come avviene su Android e iOS.
Quando s'installa una nuova app sullo smartphone o sul tablet, Android o iOS informano l'utente circa i permessi di cui quell'app necessita e chiedono l'approvazione delle richieste.
Windows farà lo stesso: installando una nuova app, Windows 10 controllerà se essa abbia bisogno di accedere a componenti che potrebbero compromettere la privacy dell'utente - come il microfono, la webcam, il calendario, i contatti - e, in caso affermativo, prima di procedere con l'installazione chiederà il nulla osta all'utente.
Le scelte compiute in fase d'installazione non saranno definitive: sarà sempre possibile cambiarle, revocando o concedendo permessi, tramite la schermata di impostazioni dell'app.
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Maary79