Torrent Paradise è un'alternativa inaffondabile a The Pirate Bay.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-01-2019]
Sebbene il protocollo BitTorrent sia decentralizzato - ossia non ha bisogno di server centrali per funzionare - i siti che fungono da indici non lo sono.
Così, quando The Pirate Bay e soci scompaiono dal web - come in questi giorni - per gli utenti diventa complicato trovare il materiale che vogliono scaricare, anche se sono in cerca di contenuti assolutamente legali e non protetti dal diritto d'autore.
Questo problema viene preso di petto da IPFS, acronimo che sta per InterPlanetary File System: in circolazione da qualche anno, sta lentamente raccogliendo utenti e consensi.
Utilizzare IPFS significa entrare a far parte di una rete decentralizzata in cui i vari nodi (i singoli utenti) mettono a disposizione i propri contenuti direttamente, senza dover passare per un unico punto centrale: finché il computer che li ospita è accesso, essi sono accessibili.
IPFS non serve soltanto a condividere file: può anche essere usato per offrire siti web in grado di resistere alla censura, in quanto non dipende dalla tradizionale struttura di Internet o dalla volontà di un servizio di hosting.
Si capisce quindi come mai lo sviluppatore noto come Urban Guacamole abbia scelto proprio IPFS per creare Torrent Paradise, un indice di file torrent decentralizzato e virtualmente "inaffondabile".
Nato come copia del database di The Pirate Bay, Torrent Paradise ha aggiunto una ricerca decentralizzata e un crawler che aggiunge ogni giorno circa 20.000 torrent.
Sebbene Torrent Paradise sia accessibile tramite un tradizionale sito web, il suo punto di forza è l'esistenza di una versione IPFS che, a differenza della prima, non presenta nemmeno spot pubblicitari. E, naturalmente, è molto più resistente alla censura.
«Dato che ogni aggiornamento di Torrent Paradise è un hash IPFS» - spiega Urban Guacamole - «è impossibile per chiunque, anche per me, bloccare il sito. Finché ci sarà qualcuno a sostenere il pinning (l'equivalente IPFS del seeding), il sito sarà disponibile».
L'unico, vero lato negativo di tutto questo è che per utilizzare IPFS, diventando un nodo e potendo così tra l'altro accedere alla versione decentralizzata di Torrent Paradise, occorre seguire un processo di installazione che non è eccessivamente difficile ma può spaventare i novizi.
È necessario infatti operare con la linea di comando - atto che molti già temono, senza che ci sia una vera ragione - prima di poter sfruttare tutte le potenzialità messe a disposizione dalla rete.
Per chi voglia provare, però, ci sono delle chiare istruzioni (in inglese) sul sito ufficiale di IPFS per i sistemi operativi Windows, Linux e macOS.
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