Fa causa a Apple perché l'autenticazione a due fattori gli fa perdere tempo



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-02-2019]

apple autenticazione due fattori causa

Nel corso degli anni Apple è stata accusata di tante cose, ma probabilmente è la prima volta che si trova a dover rispondere a un uomo che l'ha addirittura chiamata in tribunale perché cerca di rendere più sicuri i propri prodotti.

Secondo quanto riporta il sito MacRumors, il newyorkese Jay Brodsky ha fatto causa a Apple perché, secondo lui, questa avrebbe assunto un comportamento «coercitivo» nei confronti degli utenti, obbligandoli a utilizzare l'autenticazione a due fattori.

Effettivamente, da qualche tempo Apple ha iniziato a spingere affinché gli utenti utilizzino l'autenticazione a due fattori, come spiega la pagina dedicata sul sito ufficiale, per proteggere gli ID Apple e le informazioni presenti negli account collegati.

In seguito alle ultime modifiche agli account, chi già adoperava l'autenticazione a due fattori ora non pul più disattivarla, mentre chi ha da poco subito l'aggiornamento ha due settimane di tempo per decidere se tornare indietro, trascorse le quali non potrà più cambiare idea.

Secondo Jay Brodsky, tutto ciò «causa danno» a «milioni di utenti in tutta la nazione», arrivando a provocare «perdite economiche» come risultato della «interferenza di Apple con l'uso dei dispositivi personali e della perdita di tempo personale dovuta al fatto che serve più tempo per il semplice login».

Sondaggio
A quali condizioni lavoreresti da casa anziché in ufficio?
Accetterei uno stipendio inferiore perché risparmierei sui trasporti e in tempo.
Vorrei uno stipendio maggiore perché l'azienda risparmierebbe su locali, strumenti, sicurezza.
Allo stesso stipendio.
Non rinuncerei al lavoro in ufficio per nulla al mondo.

Mostra i risultati (2739 voti)
Leggi i commenti (7)

In sostanza, quindi, ciò che da fastidio all'uomo è il fatto che, per applicare entrambi i fattori necessari al login, occorre un po' più di tempo rispetto a quando bastava un fattore solo.

Brodsky ha naturalmente avviato la propria battaglia legale contro Apple sotto forma di class action, così che chiunque si senta egualmente vessato possa aderire, e chiede di venir risarcito per gli inconvenienti subiti.

Non solo: pretende anche che il giudice emani una sentenza con la quale si impedisca a Apple di «non permettere agli utenti di scegliere le proprie modalità di login e opzioni di sicurezza preferite».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Spero che gli diano ragione e, mentre esce dal tribunale dopo la sentenza, qualcuno gli rubi il suo smartphone e gli prosciughi il conto in banca e gli porti via casa, auto cane e fidanzata proprio grazie al fatto che è riuscito a crckargli lo smartphone non protetto dall'autenticazione a due fattori... :lol:
17-2-2019 18:08

vuole dire "obblighi a permettere". Ma perché scrivere in modo così contorto... solo per riportare il virgolettato ? Leggi tutto
15-2-2019 11:14

Già il fatto che abbia pagato più del doppio del costo di produzione per un prodotto la dice lunga sul suo QI IMHO
14-2-2019 15:26

"schifosissimo e disonestissimo reCaptcha" Spiega a questo ignorante: come mai non va bene? Grazie
14-2-2019 12:49

{Pinco Pallino}
Dovrebbero fare causa a google per il suo schifosissimo e disonestissimo reCaptcha: quello si che fa perdere tempo per niente!
13-2-2019 22:25

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Una donna è stata querelata per una recensione negativa di un ristorante scritta su Trip Advisor. Quale di queste affermazioni trovi più vicina al tuo pensiero?
Non è giusto che un'opinione scritta su Internet sia considerata pari a un articolo su un giornale. Bisogna rivedere al più presto le leggi sulla difesa dell'onore e sulla diffamazione.
E' giusto che anche sui forum o su Facebook o sui siti di recensioni si applichino le leggi relative alla diffamazione. Un'opinione negativa può rovinare la reputazione di un locale.
Gli utenti devono poter esprimere con la massima libertà la propria opinione su ristoranti, alberghi, ma anche prodotti o servizi acquistati. Un'opinione negativa non dovrebbe essere considerata diffamazione.
Trovo che oggi più che mai sia necessario prestare la massima attenzione a quello che si scrive online.
Le recensioni su Internet sono in gran parte inaffidabili: quelle positive sono scritte dai proprietari, quelle negative dalla concorrenza. In ogni caso l'opinione dei pochi singoli onesti non è significativa.
Vorrei dire la mia sul forum di Zeus News ma temo che prima dovrei procurarmi un buon avvocato, non si sa mai.

Mostra i risultati (4204 voti)
Luglio 2025
Compensi per copia privata, la SIAE alza le tariffe. E vuole tassare anche il cloud
ChatGPT in imbarazzo: con un semplice trucco genera chiavi attivazione Windows
La IA di Google "fa calare il traffico" ai siti web: parte la denuncia alla Commissione Europea
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
16 miliardi di nomi utente e password finiscono online: coinvolti anche Facebook, Google e Apple
Tracciamento delle notifiche: ultima frontiera
Amazon stringe sui resi: la finestra scende da 30 a 14 giorni
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 19 luglio


web metrics