Mediaset gongola per la vittoria contro il social network.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2019]
S'è conclusa con la condanna di Facebook la contesa iniziata nel 2012 da Mediaset per violazione del diritto d'autore.
Sette anni fa, Mediaset scoprì su Facebook una pagina dedicata al cartone animato Kilari, i cui diritti per la trasmissione in Italia sono detenuti proprio da Mediaset.
Nella pagina erano presenti dei link a YouTube, dov'era possibile vedere illegalmente alcune puntate, e commenti denigratori verso gli interpreti della sigla.
Subito gli avvocati si misero in azione, inviando a Facebook diverse diffide con le quali si chiedeva di rimuovere il materiale in violazione (e gli insulti, considerati diffamazione), ma a quanto pare il social network per un bel pezzo non ne volle sapere.
Così la vicenda finì in tribunale, dove s'è trascinata fino a oggi, quando un giudice ha riconosciuto Facebook colpevole di violazione del diritto d'autore attraverso la pubblicazione dei link.
Non importa, infatti, che i video in sé fossero ospitati da YouTube e non da Facebook direttamente: per il copyright la piattaforma è stata comunque ritenuta responsabile e pertanto condannata a pagare 9.000 euro di danni, oltre a 26.000 euro per diffamazione.
È interessante notare come, in questa vicenda, Mediaset non si sia mai rivolta a YouTube: l'obiettivo era infatti il gruppo su Facebook dedicato al cartone animato e pieno di commenti tutt'altro che garbati, in aggiunta ai link al materiale protetto dal copyright.
Mediaset si dice ora ovviamente soddisfatta della decisione del tribunale, cogliendo l'occasione per auspicare una lesta approvazione della nuova norma europea sul diritto d'autore, in discussione in questi giorni all'Europarlamento e ormai in dirittura d'arrivo.
Facebook, dal canto proprio, sta esaminando la sentenza per decidere come comportarsi e se eventualmente ricorrere in appello, pur avendo riconosciuto l'importanza di trattare la protezione del diritto d'autore «molto seriamente».
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