[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-03-2019]
Si usa dire che la plastica flessibile tradizionale non sia riciclabile, e che perciò l'unico destino per gli oggetti realizzati in questo materiale sia il sotterramento nelle discariche. Ma neanche questo risolve il problema, dato che la plastica non è biodegradabile e resiste nell'ambiente per secoli.
È per questo motivo che, per esempio, i sacchetti di plastica dei supermercati sono stati da qualche tempo sostituiti per legge con sacchetti realizzati in un materiale che invece è completamente riciclabile o, almeno, biodegradabile.
La britannica Gomi ha deciso di affrontare di petto il problema e tentare di riciclare anche la plastica nominalmente "non riciclabile".
Ha avviato il proprio progetto nel 2018, ricevendo un finanziamento di 10.000 sterline dall'Environment Now Program e ulteriori fondi dalla Santander Big Ideas Competition.
L'obiettivo dell'azienda è realizzare prodotti di elettronica di consumo in plastica altrimenti destinata a non essere riutilizzata, e il primo prodotto nato da quest'idea - oggetto di una raccolta fondi su Kickstarter - è un altoparlante Bluetooth 4.0 costruito a partire da buste di plastica di diversi colori.
Il materiale arriva dai rifiuti: non solo sacchetti, ma anche confezioni per pallet e materiale per imballaggi.
Il risultato è un apparecchio modulare, che alla fine della propria vita utile può facilmente essere smembrato e riciclato a sua volta, ma anche di buona qualità, dato che lo sviluppo è stato condotto con l'assistenza di professionisti nel campo dell'audio.
Dopo l'altoparlante, Gomi intende aumentare la produzione e allargare il catalogo, aggiungendo anche un power bank e un caricabatterie per smartphone.
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