L'aggiornamento di maggio introduce nuovi comandi per liberare lo spazio riservato dal sistema operativo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-04-2020]
Entro un paio di settimane, Microsoft renderà disponibile il primo aggiornamento di quest'anno per Windows 10, che porterà il sistema operativo alla versione 2004 (May 2020 Update) e darà agli utenti la possibilità di mettere mano a una caratteristica controversa introdotta un anno fa.
Con il rilascio 1903 Microsoft decise di affrontare in maniera drastica il problema della mancanza di spazio per gli aggiornamenti (nonché per la scrittura di file temporanei e la gestione della cache di sistema) su quei Pc in cui il disco è troppo pieno di dati.
Per garantire che Windows abbia sempre accesso allo spazio di cui ha bisogno, Microsoft introdusse lo Spazio Riservato (Reserved Storage), ossia almeno 7 Gbyte che non sono più a disposizione dell'utente ma restano riservati al sistema e alle sue necessità.
Quei 7 Gbyte inaccessibili possono facilmente aumentare a seconda di quanto richiede Windows, andando dunque a sottrarre all'utente ulteriori risorse. Inoltre, Microsoft ha fatto sapere che per le installazioni Oem e per i nuovi Pc lo spazio riservato minimo è pari a 32 Gbyte.
In linea di massima, ciò non dovrebbe essere un problema. Nonostante il recente aumento dei prezzi dovuto al blocco delle attività, hard disk e Ssd da 1 Tbyte e più non sono un lusso per pochi e, quando lo spazio è tanto abbondante, si possono anche sacrificare 32 Gbyte senza rimpiangerli troppo.
Non tutti gli utenti però accettano facilmente l'idea che Microsoft impedisca l'utilizzo di uno spazio che, fino a prova contraria, appartiene loro, soprattutto se hanno tra le mani certi Pc o portatili con memorie di massa piuttosto ridotte; per esempio, numerosi laptop (non sempre facilmente espandibili) vengono venduti oggi con soli 128 Gbyte di memoria di massa su Ssd: in questo caso, il sistema operativo se ne "mangerebbe" un quarto.
Per accontentare costoro, Windows 10 2004 introdurrà alcuni strumenti con i quali è possibile attivare o disattivare lo Spazio Riservato in base alle proprie esigenze senza dover per forza operare attraverso il Registro di Sistema, ossia praticando la via che viene seguita fino a oggi ma che, come tutte le modifiche al Registro, non è completamente priva di rischi.
Non ci sarà un'interfaccia grafica per operare le modifiche, ma bisognerà agire da linea di comando usando lo strumento chiamato Dism, ossia Deployment Image Servicing and Management.
Di regola, Dism viene adoperato per preparare le immagini del sistema, ma può essere utile in altri casi, come nell'eventualità in cui certe parti di Windows siano corrotte o, come vedremo ora, sia necessario operare su delle impostazioni avanzate.
Il primo passo consiste nell'avviare un prompt dei comandi con i privilegi di Amministratore, operazione che si svolge semplicemente scrivendo prompt nel menu Start e scegliendo la voce Esegui come amministratore.
A quel punto sarà possibile (dopo aver effettuato l'aggiornamento a Windows 10 2004, naturalmente) adoperare i tre nuovi comandi aggiunti a Dism.
- DISM /Online /Get-ReservedStorageState permette di verificare se la funzione Spazio riservato sia attiva.
- DISM /Online /Set-ReservedStorageState /State:Enabled permette, nel caso essa non sia attiva, di attivarla.
- Dism /Online /Set-ReservedStorageState /State:Disabled consente invece di disattivarla.
In questo modo, nel caso in cui si sia fatta sentire una carenza di spazio per i dati dell'utente, sarà possibile recuperare quelle porzioni di memoria di massa che il sistema aveva riservato per sé.
Bisogna fare attenzione, però: così facendo si toglie a Windows uno spazio di cui potrebbe aver bisogno per gestire gli aggiornamenti e altre funzioni.
Se davvero ci si trova nella necessità di avere maggiore spazio, è meglio prendere in considerazione la possibilità di sostituire l'hard disk (o l'unità a stato solido) con una maggiormente capiente.
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