Le app di contact tracing possono lavorare in roaming in tutta la Ue.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2020]
Una delle critiche mosse all'app Immuni - al di là delle questioni relative alla privacy - è il fatto che, essendo stata sviluppata in Italia e per l'Italia, essa diventerebbe inutile non appena oltrepassato il confine di Stato.
Tale preoccupazione è però destinata a svanire: i Paesi dell'Unione Europea hanno infatti stretto un accordo che consente alle app di contact tracing dei diversi Stati di lavorare anche in roaming, purché siano state sviluppate sulla base del framework fornito da Apple e Google (come Immuni, per l'appunto).
Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, ha spiegato le ragioni alla base di questa decisione: «Con l'approssimarsi della stagione turistica, è importante garantire che i cittadini europei possano utilizzare l'applicazione del proprio Paese ovunque si trovino in viaggio nella Ue».
«Le app di tracciamento dei contatti» - continua Breton - «possono essere utili per limitare la diffusione del coronavirus, in particolare nel quadro delle strategie nazionali miranti alla revoca delle misure di confinamento».
Per quanto riguarda ancora la questione della riservatezza, in realtà nulla cambia anche passando su scala Europea: la piattaforma è sempre la stessa e pertanto le garanzie del framework non variano.
La comunicazione dei codici identificativi avviene sempre in maniera cifrata e i dati sensibili non saranno scambiati: se ciò veniva ritenuto sufficiente o insufficiente a livello nazionale, la stessa opinione vale a livello della Ue.
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