In fondo, il Commodore 64 lo faceva già 40 anni fa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-02-2022]
Chi ricorda l'era degli home computer sa che c'è stato un tempo in cui il computer di casa e la tastiera erano - parlando in generale - un tutt'uno: il VIC-20, il Commodore 64, lo ZX Spectrum, l'Apple II e praticamente tutti i concorrenti includevano tutto il necessario in un corpo unico, tastiera compresa.
Sono passati circa quarant'anni da allora, e l'informatica a quanto pare si appresta a completare il giro e a tornare lì, almeno stando a un brevetto richiesto da Apple che, in sostanza, punta a mettere macOS "dentro" a una Magic Keyboard.
Il risultato è un dispositivo leggero e facilmente trasportabile che esternamente ha l'aspetto di una normale tastiera a marchio Apple ma all'interno nasconde tutto il necessario perché sia considerato un vero computer desktop: basta collegarlo a uno schermo, accenderlo, ed ecco che parte il sistema operativo.
Dal brevetto, l'apparecchio sembra una sorta di incrocio tra un MacBook e un Mac Mini; il vantaggio starebbe nella portabilità, anche se naturalmente c'è la necessità di trovare un display quando si desidera usarlo.
Tale problema potrebbe peraltro essere risolto facilmente se l'apparecchio integrasse una funzione che trasformi un iPad in uno schermo: così il tablet, usato da solo, andrebbe adoperato nella maniera tradizionale, ed eseguirebbe iPadOS; collegato invece alla "tastiera", diventerebbe un display per macOS.
Vedremo mai un dispositivo di questo tipo diventare realtà? Al momento non lo possiamo sapere. Apple, come molte altre aziende, registra un'infinità di brevetti che poi non necessariamente si traducono in prodotti reali.
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