Twitter, licenziamenti di massa e spunte blu a pagamento

Ora che Elon Musk ha completato l'acquisizione stanno già arrivando i primi cambiamenti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-11-2022]

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Ora che, dopo un lungo tira-e-molla, Elon Musk è diventato davvero il nuovo "padrone" di Twitter, iniziano ad arrivare i primi cambiamenti, al di là dell'atteso e persino ovvio licenziamento di alcuni dirigenti di primo piano a partire dall'ormai ex CEO Parag Agrawal.

Il primo sarà tutt'altro che gradito per quanti in Twitter lavorano e, anche se non avrà la portata di cui s'era parlato, è senz'altro impressionante: secondo quanto riporta The Verge, infatti, Musk ha intenzione di arrivare a licenziare quasi la metà del personale.

Quando l'acquisizione era ancora in forse, si diceva che Elon Musk, una volta preso il controllo, avrebbe lasciato a casa addirittura il 75% dei dipendenti di Twitter, convinto che fossero in eccesso rispetto alle reali necessità della piattaforma.

I tagli previsti ora - sebbene non annunciati ufficialmente - sono un po' meno consistenti anche se comunque importanti, e già c'è chi chiede se ciò non rischi di far precipitare nel caos l'intera azienda.

Il secondo cambiamento riguarda più da vicino gli utenti, o almeno alcuni: quelli che sono titolari di un account verificato, identificato dal segno di spunta blu accanto al nome.

Ebbene, fino a oggi questo privilegio si può ottenere gratuitamente, purché si sia in grado di soddisfare certe condizioni, ma le cose potrebbero presto cambiare.

Secondo le indiscrezioni, Musk vorrebbe obbligare ogni utente che desideri un account verificato a sottoscrivere l'abbonamento Twitter Blue, che già esiste, sebbene attivo soltanto in alcuni Paesi, e che al momento costa 4,99 dollari al mese. Ma non è tutto qui: il prezzo dovrebbe passare a 19,99 dollari al mese. Chi non accetterà, perderà il segno di spunta.

Questa novità dovrebbe peraltro debuttare a breve. Pare che Elon Musk abbia informato della decisione gli sviluppatori di Twitter nella giornata di domenica 30 ottobre, e che abbia preteso di avere la funzionalità pienamente operativa entro il prossimo 7 novembre, pena il licenziamento degli sviluppatori stessi.

Che qualcosa stia bollendo in pentola è stato confermato da Musk stesso, il quale proprio domenica ha twittato «Stiamo rivedendo l'intero processo di verifica proprio in questo momento» ma non è sceso nei dettagli.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 14)

Mi pare che, cronologicamente, l'endorsment di Musk a DeSantis sia avvenuto dopo la mancata risposta di Trump alla riammissione su Twitter. In ogni caso, che Musk appoggi chi comanda o, meglio, chi fra chi comanda o potrebbe comandare nel momento si trova più vicino ai suoi interessi mi pare sia abitudinario da parte sua, credo anche per... Leggi tutto
27-11-2022 10:10

Trump non può far altro, i suoi fedelissimi non lo considerano tipo da moderazione e sobrietà. Quanto a Musk, recentemente ha palesato il suo endorsement a DeSantis, anche se dicendo che aveva votato Obama prima e Biden poi ha fatto capire che a lui importa solo il sostegno di chi comanda già, non di chi difende teorie condivisibili.... Leggi tutto
27-11-2022 08:17

Per ora, però, pare che Trump se la tiri abbastanza, che stia alzando la posta? Leggi tutto
26-11-2022 14:31

Profugo a Sharm el Sheik :ok!:
9-11-2022 14:44

Piano Z, mar rosso... Uhm, qui gatta ci covoski.
7-11-2022 18:02

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