The creeper, il primo programma capace di autoreplicarsi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-11-2022]
Siamo nel 1971. A Cambridge, nel Massachusetts, presso la società di ricerca e sviluppo Bolt Beranek e Newman Inc., che lavora per l'esercito statunitense, c'è un giovane programmatore, Robert Thomas, che tutti chiamano Bob. Bob ha appena scritto un programma sperimentale, che verrà battezzato Creeper, che è capace di trasferirsi da un computer a un altro attraverso ARPANET, uno dei precursori di Internet; per l'epoca è un risultato eccezionale.
Creeper diventa il primo worm informatico, ossia il primo programma capace di diffondersi e autoreplicarsi nei sistemi informatici che riesce a raggiungere.
Un collega di Bob, Ray Tomlinson, quello che inventerà l'uso della chiocciolina negli indirizzi di mail, modifica Creeper in modo che invece di trasferirsi crei una copia di se stesso e quindi si moltiplichi. In questo modo nasce il primo software autoreplicante, ossia capace di prendere le risorse dell'ambiente per creare un proprio duplicato.
Che cosa succederebbe se questa capacità si applicasse alle macchine? Se per esempio si inventasse un robot, come quello proposto di recente da Elon Musk, e lo si rendesse capace di costruire copie di se stesso? Non è pericoloso?
Questa è la storia degli automi autoreplicanti, di come un uomo li concepì addirittura negli anni Quaranta del secolo scorso, e di come quegli automi potrebbero contenere la risposta alle domande sull'esistenza di vita intelligente extraterrestre.
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La storia degli automi di von Neumann
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