Adobe attiva di nascosto l'analisi automatica delle opere degli utenti

Usi il Cloud di Adobe? I tuoi lavori serviranno ad addestrare una IA, senza consenso esplicito.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-01-2023]

adobe ml ia cloud

Non bastano gli algoritmi per fare di una IA una buona IA: serve anche un ampio quantitativo di materiale per l'addestramento, affinché essa possa eseguire il suo compito.

Per esempio DALL-E, la IA famosa per la propria capacità di generare illustrazioni a partire da una descrizione testuale, prima di poter iniziare a operare ha dovuto analizzare un'infinità di immagini; lo stesso ha dovuto fare ChatGPT per il testo.

Tale pratica, per quanto necessaria, non è del tutto innocua: non sono pochi, infatti, gli artisti che si sono risentiti perché le loro opere originali sono state usate come "ispirazione" da strumenti come DALL-E per creare i propri lavori, senza che nemmeno sia stato chiesto il permesso.

Vista in quest'ottica, diventa interessante una modifica che Adobe ha apportato silenziosamente alle impostazioni relative alla privacy degli account registrati presso l'azienda e, in sostanza, usati da chiunque si affidi alle applicazioni di Adobe Creative Cloud.

La modifica consiste nell'attivazione, come impostazione predefinita, della condivisione delle opere caricate sui server di Adobe (dunque quelle salvate "nel cloud") affinché possano essere «analizzate per il miglioramento dei prodotti e a scopo di sviluppo».

L'opzione era presente da tempo nella sezione relativa alla privacy, ma non era attiva di default; a un certo punto, in tempi recenti, lo è diventata, e nessuno l'avrebbe saputo se un utente di Reddit non se ne fosse accorto e l'avesse rivelato.

L'«analisi» cui si riferisce Adobe avviene «attraverso tecniche di machine learning al fine di sviluppare e migliorare i nostri prodotti e servizi»: considerando tutto il clamore che c'è intorno alle IA di questi tempi, e come tutte le grandi aziende stiano seguendo questa tendenza, non è difficile fare due più due e immaginare che Adobe voglia utilizzare i dati raccolti in questo modo per potenziare le proprie offerte in tema di strumenti basati sull'intelligenza artificiale.

È bene ribadire che soltanto le opere caricate sui server di Adobe vengono analizzate; chiunque lavori con Photoshop, Illustrator e con qualunque altra applicazione unicamente sul proprio computer non ha da preoccuparsi.

Potrebbero magari non avere nulla di cui preoccuparsi anche gli utenti dei prodotti Adobe che utilizzano il cloud, e magari sono ben contenti di partecipare all'addestramento della IA dell'azienda: qualcuno, però, avrebbe dovuto chiedere il loro parere prima di dare per scontato che siano d'accordo.

adobe ml ia consent

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti
GIMP è un insulto: sviluppatori ribelli fondano il fork Glimpse
Come riconoscere una foto falsa
Adobe, arriva il popup per i software piratati

Commenti all'articolo (3)

Aspetta e spera... :wink: Questi fanno ciò che vogliono senza neppure informarti che lo fanno, non dico chiedere il permesso, figurati se riconoscono qualcosa a chi gli paga profumatamente il SW per il servizio imposto. Leggi tutto
22-1-2023 10:47

{cheferie}
Da quando esistono gli oligopoli, quella del consenso esplicito è una presa per i fondelli, dato che una reale scelta non esiste, e il bello è che moltissimi degli infondellati non se ne accorgono nemmeno, come non se ne accorgono le infingarde associazioni dei consumatori, diventate ormai come i sindacati, tutta facciata e... Leggi tutto
20-1-2023 11:54

{Giulgiulio}
Non so voi, ma io per insegnare vengo pagato. Se vogliono imparare da me, che mi diano almeno il software gratis.
19-1-2023 17:54

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali autorizzazioni hai concesso alle applicazioni presenti sul tuo dispositivo mobile?
Non limito l'accesso alle app sul mio dispositivo
Di solito concedo le autorizzazioni su richiesta e non ci penso più
Concedo le autorizzazioni a seconda dell'applicazione e delle sue funzionalità
Non posso modificare le autorizzazioni delle applicazioni

Mostra i risultati (1240 voti)
Luglio 2025
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
16 miliardi di nomi utente e password finiscono online: coinvolti anche Facebook, Google e Apple
Tracciamento delle notifiche: ultima frontiera
Amazon stringe sui resi: la finestra scende da 30 a 14 giorni
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
WhatsApp, ecco perché stai ricevendo un messaggio che ti chiede di aggiungere l'indirizzo email
Richiamati oltre un milione di power bank: potrebbero surriscaldarsi fino a prendere fuoco
La Danimarca lascerà Windows e Microsoft Office, passando a Linux e LibreOffice
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 11 luglio


web metrics