[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-11-2025]

Kaspersky ha annunciato il rilascio di una versione del proprio antivirus a pagamento per gli utenti domestici di Linux, segnando un cambiamento significativo nella strategia dell'azienda: infatti finora il prodotto era riservato a contesti aziendali ma è ora disponibile anche per il pubblico generalista, con funzionalità avanzate di protezione contro malware, phishing e minacce legate al cryptojacking.
Il lancio è avvenuto l'11 novembre e rappresenta una novità rilevante per il mercato della sicurezza informatica su Linux, storicamente considerato meno esposto ai malware rispetto a Windows o macOS. Pur restando esclusa da alcuni mercati come quello statunitense per motivi geopolitici, Kaspersky ha deciso di estendere la propria offerta anche agli utenti privati di distribuzioni Linux.
Il nuovo prodotto include protezione in tempo reale, rilevamento attivo di ransomware, strumenti anti-phishing e difese contro il furto di credenziali bancarie. È presente un modulo per bloccare il mining non autorizzato di criptovalute: una minaccia sempre più diffusa anche su sistemi Linux. Il software si integra con le principali distribuzioni, quelle che adottano i pacchetti .deb e .rpm; offre un'interfaccia semplificata per l'utente finale, mantenendo un certo grado di configurabilità per gli utenti esperti.
Kaspersky ha accompagnato il lancio con un messaggio rivolto alla comunità Linux: «Se pensavate che Linux fosse immune alle minacce informatiche, è tempo di riconsiderare questa convinzione». L'azienda fa riferimento a dati interni secondo cui negli ultimi cinque anni il numero di malware mirati a Linux sarebbe aumentato di venti volte, includendo trojan bancari, ransomware e strumenti di accesso remoto. Basato su permessi rigorosi e repository verificati, il modello di sicurezza di Linux offre una solida protezione di base; ma l'aumento della popolarità del sistema tra utenti e server lo rende un bersaglio più interessante per i cybercriminali.
L'iniziativa di Kaspersky si inserisce in un contesto più ampio di ridefinizione del ruolo della sicurezza su Linux. Sempre più utenti utilizzano questo sistema operativo anche in ambito desktop, spesso con configurazioni ibride o multi-piattaforma. La disponibilità di soluzioni antivirus pensate per l'uso domestico potrebbe contribuire a colmare un vuoto percepito, offrendo un ulteriore livello di protezione per chi gestisce dati sensibili o utilizza software non proveniente da repository ufficiali.
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Homer S.