Niente trombati per l'Authority, please

Il Parlamento nel prossimo anno dovrà nominare i componenti dell'Authority per le Comunicazione. Si spera che non venga riempita di trombati e amici dei soliti noti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-01-2005]

Infuria in questi giorni la polemica sulle nomine, fatte appena dopo Natale, da parte dei Presidenti di Camera e Senato dei nuovi componenti dell'Antitrust, l'organismo di vigilanza sulla concorrenza.

Pera e Casini hanno nominato il Prof. Antonio Pilati, già componente dell'Authority per le Comunicazioni, che è il giurista che ha scritto la legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo, particolarmente favorevole a Mediaset e al suo proprietario, che è anche il capo del partito a cui appartiene il Presidente del Senato Pera, e che dovrebbe controllare l'applicazione della legge che ha scritto mentre quando ha svolto le funzioni di commissario dell'Authority per le Tlc è stato particolarmente di manica larga con le posizioni dominanti di Mediaset, Rai e Telecom Italia.

Anche il Corriere della Sera, che non è mai stato particolarmente duro e critico verso il Governo Berlusconi, ha criticato questa scelta anche perché l'altro Commissario Antitrust appena nominato è Giorgio Guazzaloca, ex Sindaco di Bologna, non rieletto ma sconfitto da Cofferati, che ha il merito, soprattutto, di essere un grande amico del Presidente della Camera Casini ed ex dirigente della potente Confcommercio.

Oltre all'Antitrust anche l'Authority delle Comunicazioni rischia il prossimo anno di essere un rifugio per trombati di lusso, amici degli amici, persone che non hanno le caratteristiche di competenza, indipendenza, autorevolezza per ricoprire un incarico così delicato a tutela dei consumatori della telefonia fissa e mobile e di Internet, del pluralismo e della qualità della programmazione radiotelevisiva in anni che si prospettano di grandi trasformazioni tecnologiche, sociali, culturali della società dell'informazione in Italia e nel mondo. Una tentazione che può toccare anche i partiti dell'opposizione di centrosinistra e non solo quelli di centrodestra che sostengono il Governo.

Eppure, ci sarebbero nomi di indubbio prestigio e autorevolezza per l'Authority diversi da quelli che circolano, con insistenza, in questi giorni come Antonino Catricalà, Segretario Generale di Palazzo Chigi e collaboratore stretto di Berlusconi o il sottosegretario attuale del Ministero delle comunicazioni Giancarlo Innocenzi, di Forza Italia.

Pensiamo ad Anna Bartolini, la popolare giornalista, protagonista di tante battaglie in difesa dei consumatori italiani, molto nota per la sua presenza fissa a "Mi manda RaiTre". Oppure pensiamo a Rosario Trefiletti, ex sindacalista delle Tlc della Cgil e attuale Presidente nazionale della Federconsumatori o a Riccardo Bonacina, giornalista cattolico, direttore di Vita, il settimanale espressione del No profit italiano, protagonista anche di battaglie per la difesa della libertà sul Web. Pensiamo a figure come Sergio Antocicco, Presidente dell'Anuit, l'associazione della Confindustria che raggruppa le imprese utenti dei servizi di Tlc, che è stato uno dei primi a porre in Italia le questioni della liberalizzazione dei mercati delle Tlc.

Ci potrebbero essere altri nomi: l'importante è che i partiti non guardino solo al loro interno per premiare e ricompensare uomini fedeli ma sappiano scegliere uomini e donne competenti e realmente indipendenti.

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Pier Luigi Tolardo

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