Un reportage appassionante sulle realtà produttive italiane che hanno avuto successo grazie all'innovazione continua e alla ricerca della qualità tecnica, ambientale e sociale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-11-2005]
Spesso non possiamo evitare di deprimerci di fronte alle cifre del declino produttivo ed economico italiano, tema di tanti saggi economici e sociologici recentemente pubblicati. Sono cifre eloquenti che parlano di recessione, calo del PIL, chiusura di aziende grandi e medie, aumento della disoccupazione, fuga dei cervelli dall'Italia e delocalizzazioni delle produzioni in Paesi dell'Est e del Terzo Mondo.
Sono cifre legate ad altri numeri deprimenti: basso tasso di investimenti nelle ricerche da parte di Stato e grandi imprese, basso numero di brevetti, basso numero di ricercatori e di laureati in proporzione ai giovani.
Una volta tanto possiamo leggere un libro che ci infonde qualche speranza, qualche via di uscita, presentandoci delle ricette per uscire dalla crisi che non siano solo utopiche o parolaie, ma siano incarnate in modelli concreti, magari poco conosciuti ma reali; ricette che poi sono diventate idee realizzate da uomini che si sono rimboccati le maniche e hanno aguzzato la fantasia e creduto alla propria creatività, senza limitarsi a inseguire il puro profitto ma cercando la qualità umana, etica e ambientale, pur sforzandosi di tenere i conti in ordine.
La Soft Economy sarebbe, per gli autori: "Un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione, sull'identità, la storia, la creatività, la qualità; un'economia in grado di coniugare coesione sociale e competitività e di trarre forza dalle comunità e dai territori" ...ancora "La soft economy che promuove la bellezza a fattore competitivo, che scommette sui saperi e sulla qualità è già in marcia, in qualche caso da tempo."
Il libro, infatti, presenta molti casi di successo imprenditoriale, riuscito e di successo, perchénon ha voluto violentare il territorio e l'ambiente naturale e storico, ma ha saputo rispettarlo e valorizzarlo, facendo leva sulle nuove tecnologie per farlo diventare un'occasione produttiva straordinaria.
Bellissimo è il capitolo dedicato al "Parco hi-tech" dedicato alle Cinque Terre: "Ogni residente (dei 5 Comuni n.d.r.) dispone di una casella elettronica attraverso la quale può comunicare e ricevere notizie sulle varie iniziative. Inoltre le paraboliche sono state eliminate perché tutto il Comune di Riomaggiore è cablato e servito da un'unica antenna: in ogni caso anche nel più modesto affittacamere, ci si può sintonizzare sulle reti nazionali ed internazionali (comprese quelle a pagamento) e sui sei canali che il parco si è riservato".
"I primi due offrono una diretta meterologica e una panoramica sulla sorveglianza dell'area marina protetta (che dispone di una boa oceanografica convenzionata con l'Enea per il monitoraggio della qualità delle acque). Altri due canali aprono una finestra visiva sottomarina sul grande acquario naturale del golfo, rendendo possibile vedere le cernie di notte anche grazie ad un faro che si accende dopo il tramonto per un paio di ore".
"Sul quinto canale comunale vanno in onda, in italiano e inglese programmi di naturopatia, botanica, riflessologia, agricoltura e zoologia. Il sesto è un televideo che fornisce le informazioni quotidiane di servizio: dalle condizioni dei sentieri alle manifestazioni culturali. Una rivoluzione informatica pagata in contanti grazie ad un bilancio saldamente in attivo".
Un altro bel capitolo è quello dedicato a "Il software del territorio"; TD Group è un'azienda toscana che produce software per le telecamere a raggi infrarossi che possono effettuare rilievi non invasivi sulle facciate dei palazzi storici, oppure il monitoraggio-Antisars misurando la temperatura a decine di persone in coda, o per i terminali wireless utilizzati negli ospedali informatizzati. Tra i punti di forza dell'offerta TD Group ci sono i software per la cosidetta infomobilità in tempo reale.
"Il turista va in giro con il terminale fornito dal museo o con il suo cellulare e riceve le informazioni che potrebbe dargli una guida umana, con l'aggiunta dei dati disponibili solo per via elettronica: audio, video, testi, immagini che descrivono il palazzo, gli itinerari percorribili al suo interno, elenchi di opere realizzate dallo stesso architetto. Un prodotto informativo che può essere tagliato su misura, in modo da dare ai bambini le spiegazioni sotto forma di cartone animato e ai genitori l'indicazione del più vicino spettacolo di marionette. Per raggiungere un risultato del genere bisogna affinare nuove tecnologie: dalla comunicazione wireless, cioè la capacità di fare viaggiare un'imponente mole di dati senza fili, alla possibilità di tracciare un profilo dell'utente abbastanza preciso da risultare funzionale".
Un libro per non piangerci solo addosso, per sapere che dalla crisi si può uscire, ogni tanto ci vuole...
Scheda
Titolo: Soft Economy
Autori: Antonio Cianciullo, Ermete Realacci
Editore: Bur-Rizzoli
Prezzo: 9 euro
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