Seconda edizione per il salone italiano del gioco e del videogioco.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-12-2006]
Tra l'8 e il 10 dicembre si è tenuta a Napoli la seconda edizione del Gamecon, una manifestazione dalla formula innovativa che ha consentito a due mondi concettualmente vicini, ma nella quotidianità estremamente distanti, di convivere nel medesimo padiglione.
I due mondi sono quello costituito dalle forme più tradizionali e low tech dell'hobby ludico (giochi da tavolo, di carte, di ruolo, calcio da tavolo, tridimensionale ecc.) e quello dei videogiochi, oggi molto più importante economicamente e mediaticamente.
Pur se in un'area complessivamente non grandissima, la Gamecon ha attirato 12.000 visitatori (2.000 in più dell'anno passato) avendo modo di accontentare un range eterogeneo di appassionati, riuscendo a declinare il genere videoludico in ogni sua forma attraverso: console portatili, console casalinghe e PC, prodotti attuali e retrogaming.
Nati per promuovere i tornei dell'Electronic Sports League (ESL) e già una realtà consolidata all'estero, gli Intel Friday Night Games sono nati in Germania nel 2002. Come tedeschi sono anche i due ospiti d'eccezione portati da Intel: i fratelli Dennis "styla" Schellhase e Daniel "hero" Schellhase, i cosiddetti FIFA Twins. Tra i più famosi e-sportsmen del pianeta, sono stati capaci di accumulare oltre 100.000 euro in premi, vincendo competizioni al famoso gioco di calcio targato Electronic Arts.
Numerosi gli incontri e le presentazioni promosse durante la manifestazione, alcuni anche con ospiti di un certo rilievo. Di maggior interesse per il pubblico è stata la tavola rotonda Arancia Elettronica, che ha esplorato il rapporto tra violenza e videogioco alla luce del recente caso mediatico e politico creato dal gioco Rule of Rose.
Grande interesse tra i visitatori anche per la presentazione del Wii, portato alla manifestazione vincendo la tipica ritrosia della Nintendo verso eventi che non la vedono direttamente coinvolta nell'organizzazione.
Attrazione principale della domenica pomeriggio è stata invece la gara di cosplay a tema videoludico. Per chi non lo sapesse il cosplay (contrazione delle parole "costume" e "play") è l'attività che porta appassionati di una serie fumettistica, di un cartone animato o di un videogioco, a vestirsi ed interpretare i suoi protagonisti.
Si sono esibiti sul palco una cinquantina di cultori di quest'hobby, tra i quali è spiccata la partecipazione di Martina Arnaldi (miglior costume femminile con Violetta da Grandia 3) e la divertente e convincente prestazione di un quintetto che ha interpretato personaggi dal famosissimo Final Fantasy VII (a loro il titolo di miglior gruppo).
Era purtroppo assente per un'indisposizione dell'ultimo momento l'ospite principale della manifestazione, Benoît Sokal, l'illustratore e fumettista belga prestato al mondo dei videogame dove, in qualità di designer, ha creato alcune delle migliori avventure grafiche degli ultimi anni (Amerzone, Syberia 1 e 2 e il recente Paradise).
Era piena di attrattive, soprattutto per il visitatore occasionale, anche l'area dedicata ai giochi classici; c'erano in prova quasi 150 prodotti e si è potuto assistere a sessioni di gioco di ruolo dal vivo, come pure a rievocazioni storiche eseguite dalla Compagnia della Rosa e della Spada.
Nel complesso è stata una manifestazione di indubbio valore. Anche se non sono mancati i passi falsi, si tratta comunque di una fiera ancora giovane e che ha quale merito l'aver istituito un appuntamento a tema ludico al Sud, un'area d'Italia generalmente dimenticata da eventi di questo genere.
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