Vodafone si accorda con Bt per la telefonia fissa

Mentre il governo litiga su Telecom, Vodafone bada agli affari, approfittando del momento favorevole. Vedremo presto cabine rosse anche in Italia?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-04-2007]

Cabina

Dopo i contratti con Carrefour e Poste, il secondo operatore di telefonia mobile si è accordato con Bt Italia (ex Albacom), azienda specializzata nel servizio di telefonia alle imprese, per mettergli a disposizione a prezzi d'ingrosso la propria rete cellulare e servizi connessi. In tal modo entro l'anno corrente Bt Italia potrà proporsi come interlocutore unico alle aziende che già serve come fornitore di telefonia fissa.

Nel merito dell'accordo, l'amministratore delegato di Vodafone Italia Pietro Guindani in un comunicato congiunto con Corrado Sciolla, AD di Bt Italia, avrebbe dichiarato che il target dell'operazione è di acquisire in pochi anni una quota di mercato di oltre il 10% e che l'offerta residenziale non è per ora nei piani aziendali.

Per Vodafone tuttavia il maggior tornaconto non si realizzerebbe mediante la locazione di proprie risorse ma consisterebbe invece nel rilancio dell'offerta "Casa numero Fisso" a suo tempo osteggiata da Telecom, che fece ricorso addirittura al giudice ordinario per arginare l'avanzata della multinazionale britannica.

A questo proposito Pietro Guindani ha tenuto a precisare che "mediante l'ingresso di Bt Italia già attivo nell'offerta della telefonia fissa per le aziende, esistono le condizioni concorrenziali per rimuovere l'entrata della propria azienda nel settore. Del resto" ha ribadito Guindani "esiste un'interpretazione autentica da parte del Ministero delle TLC che ha chiarito con l'Autority per le Comunicazioni come l'offerta Vodafone riguardo al servizio "Casa numero fisso" sia pienamente legittima".

Da ultimo, mentre gli azionisti Telecom sperano ancora nelle doti taumaturgiche di un esecutivo allo sbando ("si presenterà in Parlamento per riferire... a Maggio"), Guidoni pare abbia formalmente chiesto all'Agcom una rivalutazione dell'assegnazione delle frequenze tra cui quelle lasciate libere dal Tacs e dagli operatori Umts rinunciatari.

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