I sindacati proclamano un'altra giornata di sciopero ma intanto si profilano divisioni all'interno dello stesso fronte sindacale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2007]
Dopo lo sciopero del 5 ottobre (riuscitissimo secondo il sindacato, con una partecipazione quasi totalitaria dei dipendenti, fallito secondo la direzione Vodafone) continua la mobilitazione dei lavoratori del gestore mobile contro l'esternalizzalizzazione del backoffice del servizio clienti, con più di novecento lavoratori addetti che verranno ceduti a Comdata.
Un'altra giornata di sciopero è stata proclamata per il 19 ottobre con presidi di fronte alle prefetture di Milano, Torino, Padova, Roma. Per la Cgil la decisione di esternalizzare questi lavoratori è antisociale ed è finalizzata a espellere da Vodafone delegati sindacali, mamme appena tornate dalla maternità, giovani con contratto part-time; la Cgil ipotizza addirittura la proclamazione di uno sciopero generale dei lavoratori delle Telco italiane contro le esternalizzazioni.
Vodafone ribadisce che i lavoratori manterranno in Comdata il trattamento salariale e normativo dell'attuale contratto integrativo e continueranno a lavorare nelle stesse sedi di lavoro o a poca distanza; il contratto di appalto a Comdata dovrebbe avere una durata superiore ai cinque anni.
Un eventuale referendum fra i lavoratori Vodafone su un'ipotesi di accordo sindacale che non prevedesse la cosidetta "clausola di salvaguardia" che garantisca il rientro dei lavoratori in Vodafone in caso di crisi di Comdata o di termine della commessa troverebbe la stragrande maggioranza dei lavoratori fortemente contraria.
Pare che anche quattro dirigenti del settore Vodafone interessato all'esternalizzazione dovrebbero traslocare in Comdata; ma il sospetto dei lavoratori è che solo a questi manager la garanzia di rientro in Vodafone in caso di problemi venga concessa.
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