Microsoft e Ibm, due pesi e due misure

Mentre Microsoft obbliga i suoi utenti a registrarsi online per utilizzare alcune funzioni di WindowsXP, IBM mette a disposizione della ricerca per l'umanità le sue nuove e potenti tecnologie.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-06-2001]

Il punto di partenza è lo stesso: una novità tecnologica destinata a migliorare notevolmente il lavoro umano, almeno nelle aspettative. Questo il principio da cui traggono spunto e forza le novità di questo periodo presentate da Microsoft ed IBM: rispettivamente il nuovo sistema operativo WindowsXP e l'ultimo supercomputer in grado di svolgere circa 3,8 miliardi di calcoli al secondo (almeno stando alle carte). Diverse sono tuttavia le strade percorse dai due colossi delle nuove tecnologie informatiche per rendere disponibili questi strumenti alla collettività. Ovviamente nessuno si aspetta che le due società si mettano di punto in bianco a fare beneficienza con i propri prodotti divenendo improvvisamente filantrope e regalando il frutto di anni di sudate ricerche.

Tuttavia questo non può siginificare che tutto è concesso in ossequio al recupero dei costi sostenuti per raggiungere il notevole risultato. Appare quindi perlomeno singolare che Microsoft richieda ai suoi clienti che acquisterano WindowsXP di registrarsi presso il sito Microsoft per poter fruire di alcuni servizi integrati nel sistema operativo stesso. Ad esempio chi non si registrerà con i propri dati per l'ottenimento del Microsoft Passport (lo standard della casa di Seattle per l'accesso alle tecnologie .Net) non potrà utilizzare nè il sistema di instant messaging nè tantomeno quello di telefonia tramite Internet entrambi integrati nel nuovo sistema operativo. Si potrà obiettare che per tali servizi l'utente è normalmente invitato a registrarsi già oggi indipendentemente dal fornitore che utilizza;risulta indubbio però che dovendo installare un sistema operativo che già comprende questi strumenti di comunicazione invita l'utente a registrarsi presso i servizi di Microsoft.Net, si crea una sorta di effetto lock-in: l'utente cioè è invogliato ad utilizzare sistemi che trova già compresi in un pacchetto di base, abbandonando magari alternative prima utilizzate. Tutto ciò, secondo i critici, espone Microsoft ad un nuovo caso Antitrust, in considerazione anche del fatto che AOL, Oracle e Sun hanno presentato alle autorità competenti un puntuale libro bianco contenente il loro atto d'accusa nei confronti della politica Microsoft.

Gli stessi Beta Tester di WindowsXP ritengono tuttavia l'accusa infondata ed anzi sottolineano i pregi di una tale integrazione; sicuramente la sinergia tra sistema operativo e gli strumenti di comunicazione prima ricordati porterà notevoli vantaggi all'utente, ma obbligarlo a registrarsi ci sembra come limitare il vantaggio che gli si offre, facendogli in qualche modo pagare per un servizio acquistato con l'OS, un costo aggiuntivo in termini di dati personali, che oggi sulla rete valgono quasi più dei soldi.

IBM invece, offre chiaramente un servizio alla comunità vendendo il proprio supercomputer al National Energy Research Scientific Computing Center (NERSC) che lo utilizzerà per studiare modelli matematici e scientifici che contribuiscano a migliorare il risparmio energetico. In particolare l'applicazione del nuovo "Big Blue" sarà rivolta allo studio dei motori a scoppio per riuscire ad individuarne i maggiori punti di debolezza e mettere così a punto soluzioni adeguate che permettano di ridurre la combustione, l'emissione di gas di scarico ed incrementino in tal modo l'efficienza degli attuali motori. Parallelamente il supercomputer IBM provvederà a studiare il clima globale ed i suoi cambiamenti alla luce della situazione attuale e di possibili scenari futuri. Lo stesso PC verrà inoltre utilizzato per simulare gli effetti dell'esplosione di armi atomiche di diverso tipo e cercare così di trarne modelli scientifici descrittivi.

Grazie a questi nuovi strumenti i ricercatori contano in tempi ragionevolmente brevi di riuscire a costruire modelli molto attendibili che descrivano l'andamento dell'inquinamento e, di conseguenza, del clima nel Mondo e magari riuscire ad apportare anche qualche miglioria alle macchine così come le conosciamo noi oggi, rendendole più silenziose, economiche e meno inquinanti.

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