Mozilla presenta Prism, tecnologia che promette di integrare le applicazioni basate sul web con i sistemi desktop.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-10-2007]
Non è solo Adobe a pensare che il futuro sia nelle web application: anche i laboratori Mozilla ci hanno pensato.
Ai Mozilla Labs hanno notato che l'uso di applicazioni web, a partire dall'uso degli ormai quasi scontati GMail e Facebook, è sempre più intenso, e cresce insieme alla diffusione dei collegamenti a banda larga.
Resta tuttavia una difficoltà o, almeno, una differenza nell'uso di programmi online rispetto a quello delle applicazioni desktop: l'integrazione con il sistema operativo.
In pratica, una versione minimale di Firefox, priva delle solite barre e di fronzoli vari, si occuperà di interfacciarsi con la web application in maniera del tutto trasparente per l'utente, il quale potrà limitarsi a cliccare sull'icona e iniziare a lavorare. Praticamente una scorciatoia che renderà più semplice l'accesso alle applicazioni on line.
Si tratta di una soluzione alternativa a quella proposta da Adobe e nota come AIR (Adobe Integrated Runtime) e che ha il vantaggio - fanno notare da Mozilla - di non essere proprietaria, oltre che leggera in termini di risorse impiegate. Mozilla accusa Adobe di voler chiudere la rete in una morsa proprietaria, mentre soluzioni come Prism manterrebbero libera la piattaforma web.
Mike Chambers, di Adobe, risponde che Mozilla sta sviluppando qualcosa di molto simile a Adobe AIR, ma questo qualcosa "è intrinsecamente buono se lo fa Mozilla, e intrinsecamente cattivo se lo fa Adobe".
Secondo Alez Faaborg, che sta lavorando su Firefox 3, "Prism permetterà a nuove e innovative applicazioni web di integrarsi nell'esperienza desktop dell'utente senza richiedere sforzi aggiuntivi da parte dei creatori delle applicazioni".
Al momento di Prim esiste un prototipo funzionante sotto Windows, già scaricabile, mentre sono in sviluppo le versioni per Linux e Mac.
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