La lingua italiana sopravviverà anche all'internet

Lo afferma Giordano Bruno Guerri, docente di Storia contemporanea (scienze politiche di Salerno) e presidente della Conferenza internazionale per la Fondazione Ugo Bordoni.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-03-2008]

l'italiano alla conferenza sul linguaggio Langtech

Probabilmente gli strumenti di traduzione automatica permetteranno alle lingue meno diffuse, come ad esempio l'italiano, di sopravvivere anche nell'epoca della globalizzazione, che vede un'avanzata massiccia di tecnologie e quindi di espressioni verbali legate essenzialmente all'inglese.

Lo afferma Giordano Bruno Guerri durante il convegno Langtech 2008 da poco conclusosi a Roma. Secondo lo studioso, il fatto di poter continuare a parlare la propria lingua madre con l'intermediazione di una macchina anche conversando in russo o cinese, permetterà la continuazione di tutti quei linguaggi che altrimenti rischierebbero l'estinzione nel volgere di pochi decenni.

Fortunatamente nel settore l'Italia è tra i Paesi tecnologicamente più avanzati ed è per questo motivo che è stata scelta per ospitare tale conferenza, che segue le precedenti edizioni di Berlino nel 2002 e di Parigi nel 2003.

Labtech 2008 mira tuttavia anche a mete più concretamente ambiziose, cercando di ottenere alle attività produttive come alla pubblica amministrazione la possibilità di condividere tecnologie di linguaggio in vista di impieghi futuri e proponendo standard e soluzioni nel settore.

Alla manifestazione hanno partecipato i big del mercato, da IBM a Google, da Microsoft a Nec e Loquendo; tra i relatori spicca la figura di Karl Johan Lonnroth, direttore generale e responsabile per la traduzione in seno alla Commissione Europea.

Non mancava uno spazio espositivo che raggruppa i prodotti di punta di una quindicina di aziende, tra cui molte italiane, che hanno presentato la propria soluzione per il trattamento automatico delle parole.

L'evento è in partnership con il Forum T.A.L. cioè l'Ente per il trattamento automatico della lingua, istituito nel 2003 del ministero delle Comunicazioni per promuovere ricerca e sviluppo in un campo così criticamente avanzato.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

:-k interessante.
7-3-2008 19:42

Leggi tutto
7-3-2008 19:09

Io lo parlo anche adesso il dialetto, in famiglia (anche in senso allargato)io parlo in dialetto. Anche a scuola con non pochi compagni parlo dialetto!!! Leggi tutto
5-3-2008 22:14

Non solo ora. Negli anni '50 e '60 penso che molti giovani parlassero più dialetto che italiano, e anche quando parlavano italiano non era certo quello dell'Accademia della Crusca. Leggi tutto
4-3-2008 16:17

:shock: :shock: :shock: ehi merlin ma parliamo la stessa lingua??? che ci facci con alt? sulla tastiera dell'uni propri non ci sono nemmeno disegnate!!!
4-3-2008 14:06

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