Steve Ballmer lancia l'ultimatum: tre settimane per accettare l'offerta di acquisto. Ma da Yahoo arriva un altro rifiuto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-04-2008]
Alla fine Microsoft si è stancata di aspettare. Dopo due mesi di sostanziale inattività da parte del consiglio direttivo di Yahoo, Steve Ballmer, che di Microsoft è amministratore delegato, ha dato il via alla mossa successiva imponendo un ultimatum al motore di ricerca.
Ballmer, nella lettera che ha inviato sabato 5 aprile al consiglio di amministrazione di Yahoo e al suo cofondatore Jerry Yang, riassume la vicenda che ha portato a questo punto, rammaricandosi perché l'iniziale e generosa offerta di 31 dollari per azione non è stata subito accettata.
Yahoo aveva rifiutato l'offerta iniziale perché riteneva di essere stata sottovalutata ma ora, dice Ballmer, le cose vanno anche peggio: il valore di Yahoo sta calando ed è già più basso della stima fatta a gennaio, mentre l'intera economia in generale non sta affrontando un periodo positivo.
Se lasceranno scadere il termine, considerando anche che il tempo stringe e Google incalza (quest'ultima affermazione non è chiaramente presente nella lettera, ma può essere facilmente letta tra le righe), Microsoft sarà costretta a rivolgersi direttamente agli azionisti. Saranno dolori, perché l'importo per ogni azione diminuirà coerentemente con il calo del valore dell'azienda.
Ora è invece il momento favorevole, perché per adesso l'offerta resta sempre la stessa di gennaio e gli azionisti, che vedono scendere il valore di quanto in loro possesso, saranno più che felici se il consiglio accetterà la proposta di Redmond finché è in tempo: man mano che il tempo passa, infatti, essa apparirà loro sempre più vantaggiosa.
Certo, si sa che Yahoo sta intanto portando avanti delle trattative con altre compagnie e discutendo possibili collaborazioni con Google, Aol e News Corp, al fine di allontanare lo spettro di Microsoft. Tuttavia Ballmer ritiene che la propria offerta sia l'unica che permetta agli azionisti di non vedere crollare il valore delle loro azioni e mantenere il voto sul futuro dell'azienda, fornendo allo stesso tempo ulteriori possibilità per utenti, pubblicitari e creatori di contenuti.
Dunque al consiglio direttivo restano tre settimane per poterci pensare su ancora un po' e aderire. Altrimenti verranno tagliati fuori e Microsoft potrà offrire una cifra più bassa direttamente agli azionisti i quali, per non perdere ulteriormente denaro, accetteranno.
Intanto, poche ore fa Yahoo ha risposto alla lettera di Ballmer dicendo di non essere contraria all'acquisto, purché il prezzo sia equo.
Un portavoce di Yahoo ha dichiarato: "Abbiamo continuato a chiarire che non ci opponiamo a una transazione con Microsoft se essa è nel miglior interesse dei nostri azionisti. La nostra posizione è semplicemente che qualsiasi transazione deve essere a un prezzo che rifletta pienamente il valore di Yahoo, compresi eventuali benefici strategici per Microsoft, e in termini che diano certezza ai nostri azionisti".
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merlin