Con il Service Pack 2 tornerà il formato di Adobe e porterà con sé lo standard Iso open source.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-05-2008]
Non sempre, quando l'oggetto della discussione è Microsoft, bisogna parlarne male. Pare forse strano, i motivi potranno essere oscuri o dubbi, ma da Redmond arrivano anche buone notizie.
Una di queste buone notizie è che Office 2007 inizierà a supportare il formato open source e standard Iso OpenDocument a partire dal Service Pack 2, che dovrebbe fare la propria comparsa nei primi mesi del 2009. Di più: l'azienda entrerà a far parte del comitato tecnico di Oasis, l'organizzazione creatrice di Odf.
Dopo la lunga lotta e l'opposizione fatta finora - e portata avanti tramite la creazione del formato concorrente Ooxml - non sembra vero che Microsoft voglia promuovere l'interoperabilità in questo modo concreto, come peraltro istituzioni e utenti le richiedono.
Difficile che il supporto a Odf (che non sarà il formato di default) sia dettato solo da bontà d'animo; più facile che a spingere al grande passo sia stata l'intezione annunciata da diverse nazioni (tra cui anche l'Italia) e da alcuni stati americani (Massachusetts e California in testa) di adottarlo per i propri documenti.
Le sorprese, comunque, non finiscono qui: anche il formato Pdf, bloccato tempo fa dal veto di Adobe indispettita dall'esistenza di Xps, tornerà in Office grazie al Service Pack 2. Saranno supportate le versioni 1.5 e Pdf/A.
Anche qui, l'intento è probabilmente mettersi alla pari con la suite OpenOffice (che pur mancando delle funzioni avanzate di Microsoft Office esporta in Pdf da una vita) e permettere agli utenti di usare un formato standard de facto - e che probabilmente riceverà il sigillo dell'Iso - senza costringerli ad affidarsi a soluzioni concorrenti.
Quali che siano le motivazioni di Redmond, la notizia resta buona: forse arriverà il momento in cui gli utenti di OpenOffice potranno inviare documenti agli utenti di Microsoft Office senza doverli convertire.
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