Troppi malviventi mantengono i contatti dalla prigione con i propri compari grazie al cellulare: il direttore di un penitenziario vorrebbe impedirlo, disturbando tutte le comunicazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-11-2008]
Non è raro sentire di qualche boss criminale che riesce a gestire la propria organizzazione anche stando in cella, grazie al telefono cellulare. Anche numerose evasioni (e tentativi di evasione) sono stati organizzati in questo modo.
Questa situazione non piace a Jon Ozmint, direttore della prigione di stato della Carolina del Sud, negli Stati Uniti. Ozmint vorrebbe che tutte le comunicazioni via cellulare all'interno della prigione venissero disturbate: in questo modo i criminali non avrebbero la possibilità di contattare i complici.
Il direttore è convinto che questo sia l'unico modo per essere sicuri: le perquisizioni casuali, sia delle celle che dei detenuti, non sono sufficienti per arginare il fenomeno.
C'è poi chi teme che, qualora la proposta venisse approvata, a risentirne sarebbero anche le legittime comunicazioni dei liberi cittadini che risiedono nei dintorni della prigione. Ciò, in realtà, non dovrebbe succedere: la società contattata da Ozmint sarebbe in grado di realizzare un sistema che non interferirebbe nemmeno con chi si trovasse appena al di là del muro di cinta della struttura.
Il problema più grosso, in ogni caso, restano le leggi federali, e naturalmente le preoccupazioni del personale della prigione, le cui telefonate verrebbero impedite quanto quelle dei criminali.
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