Ma chi vorrà il risarcimento dovrà richiederlo personalmente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-03-2009]
Bisogna stare attenti a mantenere ciò che si promette: lo sa bene Wind che dovrà risarcire gli utenti ingannati da una pubblicità del 2001.
A quel tempo Infostrada non era ancora parte di Wind e pubblicizzava l'offerta Solo Infostrada, che a parole avrebbe consentito agli utenti di non pagare più il canone Telecom.
Invece, coloro che a suo tempo avevano aderito hanno continuato a pagarlo e, comprensibilmente, si sono sentiti raggirati.
Sfortunatamente, visto che in Italia ancora non sono possibili le class action, "questa sentenza non ordina a Wind di rimborsare gli utenti, ma spiega che hanno diritto al rimborso" come ha sottolineato la Corte d'Appello di Torino.
Wind potrebbe ora risarcire spontaneamente gli utenti oppure, qualora questo non succeda, dovranno essere i singoli a esigere il rimborso; in questo saranno però facilitati dalla sentenza appena emessa, che li alleggerisce l'onere di dover provare l'illecito da parte della società.
Secondo il Movimento Consumatori sono più di 130.000 gli utenti che avrebbero diritto a un rimborso, calcolato dunque in circa 50 milioni di euro.
Secondo Wind, invece, "ormai solo alcune decine di utenti sono coinvolti". Se qualcuno pensa di avere diritto al rimborso, quindi, farà bene a muoversi in prima persona.
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