Assistenza legale a chi sceglie open source

Grossi nomi e finanziatori illustri per un gruppo di lavoro che vuole essere una risposta alle minacce trasversali di Sco e Microsoft.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-02-2005]

Gli Open Source Development Labs (OSDL), l'organizzazione no-profit finanziata dall'industria IT favorevole al sorgente aperto, ha deciso di aprire il Software Freedom Law Center.

Questo centro, con sede a New York, dovrebbe, secondo le speranze di OSDL, portare assistenza legale e servizi agli operatori, agli utilizzatori e ai sostenitori di tecnologie open source.

Ancora più interessante è il secondo obiettivo: formare una generazione di avvocati che sappia capire e padroneggiare le sfumature delle licenze open source, tipo la GNU General Public License. Il gruppo aiuterà anche gli sviluppatori a non violare le licenze, districandosi tra software fatto in casa e sorgenti liberamente disponibili, oppure assistendoli nella scelta della licenza migliore.

Grossi nomi nel direttivo: tra gli altri sono presenti Eben Moglen (Free Software Foundation), Lawrence Lessig (Creative Commons) and Diane Peters (Open Source Development Labs). Perché un'organizzazione così importante dispiega queste forze su un problema assolutamente non tecnico?

È semplicemente una risposta alla campagna di sottili minacce (Fear, uncertainty and doubt) portata avanti da autorevoli analisti, come Laura di Dio di Yankee Group, tesa a scoraggiare le grandi imprese dall'adottare soluzioni open source.

Un solido appoggio legale, garantito da esperti di prim'ordine, e sorretto dal peso finanziario di IBM, HP, CA, Intel, and NEC (sono solo alcuni membri fondatori degli OSDL) dovrebbe tranquillizzare molti executive delle corporation, quelli che tengono i cordoni della borsa del budget destinato al software open source.

I puristi del software libero si lamentano del fatto che gli OSDL stanno utilizzando stessi canali del software commerciale, ribattendo colpo su colpo alle provocazioni ed utilizzando spesso le stesse bieche tattiche. Per una volta non siamo d'accordo: fornire supporto legale alle corporation e agli studi di avvocati non equivale alle minacce aperte che la controparte fa agitando come una clava le ridicole pretese di Sco.

L'open source può tenere testa ai giganti che sostengono una visione integralista della proprietà intellettale, e ora ha uno strumento in più.

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