Dopo il trapianto di fegato il cofondatore riprenderà il proprio posto ma, almeno per i primi mesi, dovrà andarci piano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-06-2009]
Steve Jobs ritorna: dopo i problemi di salute che l'hanno costretto a un riposo forzato di sei mesi, il fondatore di Apple è quasi pronto a riprendere il timone anche se, almeno per i primi tempi, il suo sarà probabilmente un impegno part-time.
Mentre Tim Cook, Chief Operating Officer di Apple, guidava l'azienda in assenza del gran capo, Jobs si trasferiva nel Tennessee per sottoporsi a un trapianto di fegato, proprio come le indiscrezioni di mesi fa indicavano.
Il collegamento con il tumore al pancreas che ha colpito Jobs nel 2004 è evidente e, sebbene la convalescenza sembri procedere bene, è inevitabile che Apple inizi farsi qualche domanda sul proprio futuro anche nel caso di un'assenza definitiva del carismatico fondatore.
Pur provenendo da un periodo di successi, l'immagine di Apple è fortemente legata a quella di Jobs. La sostituzione con Tim Cook, anche se palesemente temporanea, almeno all'inizio non è stata accolta benissimo né dalla borsa né dagli azionisti, che non hanno perso occasione per informarsi sulla salute del grande assente.
Cook non è un incapace, ma l'equazione Apple=Jobs è così solida da rischiare di diventare un pericolo per l'azienda stessa qualora il secondo membro decida o debba ritirarsi.
Quando tornerà alla guida, Steve Jobs avrà un duplice compito: rassicurare i fan della Mela che lo aspettavano e mostrare loro come Apple sia in grado di camminare anche senza di lui.
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Dangerotto