Gli studenti diventano stagisti sfruttati per raggiungere gli obiettivi di produzione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-08-2019]
Alcuni anni fa la cinese Foxconn attirò su di sé l'attenzione del mondo, ma in modo tutt'altro che positivo.
L'azienda, alla quale si appoggiano molti grandi nomi della tecnologia, era stata accusata di imporre ai propri operai condizioni disumane per riuscire a gli obiettivi di produzione per l'iPhone 5.
Nonostante le promesse, le cose non sembrarono migliorare poi molto, tanto che negli ultimi mesi del 2012 scoppiò una rivolta e ancora, un anno dopo, si scoprì che alcune operaie si prostituivano per arrotondare.
Se oggi torniamo a parlare di Foxconn è perché l'associazione con sede a New York China Labor Watch (CLW) l'ha accusata di impiegare adolescenti cinesi costringendoli a turni massacranti.
L'assunzione di studenti con almeno 16 anni è perfettamente legale, in Cina, ma ci sono delle tutele che il datore di lavoro deve garantire.
Stando a un'inchiesta del Guardian, che si basa sui dati di CLW, i ragazzini sono invece costretti a fare gli straordinari e anche a lavorare di notte. Lo scopo è sempre raggiungere gli obiettivi di produzione, ma questa volta il committente non è Apple: è Amazon.
Il grande successo dei dispositivi Echo, gli ordini per il quale in questo periodo stanno raggiungendo il picco, ha spinto Foxconn ad accelerare la produzione: è grazie al lavoro degli operai cinesi se Amazon ha potuto annunciare trionfalmente la vendita di 100 milioni di Echo.
Gli studenti rientrano in questo quadro in quanto le scuole professionali hanno accordi con le aziende come Foxconn, tramite i quali gli alunni svolgono in estate, per un paio di mesi, esperienze formative di lavoro all'interno delle aziende stesse.
Dal punto di vista delle aziende, uno stagista di 16-18 anni costa meno di un operaio specializzato: per ciascuno di loro alla scuola vengono versati 500 yuan (meno di 65 euro) al mese e la paga oraria si aggira intorno a 1 euro l'ora (più eventuali bonus e le spese per vitto e alloggio).
Chi partecipa al programma lavora sei giorni la settimana e vive negli appartamenti messi a disposizione dalla fabbrica. Insieme a loro ci sono gli insegnanti, che però spesso rappresentano tutt'altro che una garanzia circa il rispetto dei diritti.
CLW ha infatti rilevato che sono proprio gli insegnanti a spingere i ragazzi a lavorare anche di notte e a fare gli straordinari, minacciandoli di dar loro giudizi negativi nel caso in cui si rifiutino (e, per questo, siano licenziati da Foxconn).
L'associazione americana ha anche raccolto testimonianze secondo le quali in alcuni casi gli insegnanti hanno «abusato fisicamente e verbalmente» dei loro studenti.
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Per esempio una diciassettenne, il cui compito era applicare una pellicola protettiva su 3.000 dispositivi Echo al giorno, ha raccontato: «Non avevo scelta: potevo soltanto sopportarlo».
Rispetto a quanto concordato inizialmente, infatti, le ore di lavoro sono state molte di più; quando ha chiesto di poter evitare gli straordinari, le è stato risposto che ciò avrebbe influito negativamente sui suoi voti e sulla sua successiva carriera scolastica.
Inoltre, i lavori ripetitivi cui anche gli studenti sono sottoposti rappresentano un pericolo per la salute: esiste una legge che vieta di eseguire movimenti ripetuti per più di 50 minuti, ma non viene rispettata.
Alle accuse Foxconn ha risposto spiegando che raddoppierà i controlli sullo svolgimento del programma di stage, per «accertarci che nessuno stagista lavori di notte o faccia gli straordinari», dando la colpa degli errori del passato ai manager locali, accusati di non aver sorvegliato attentamente quanto stava succedendo.
Amazon, invece, ha fatto sapere che sta indagando sulla faccenda e ha inviato un gruppo di ispettori in Cina. Ha inoltre affermato che, se rileverà problemi, agirà di conseguenza.
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Maary79