I veicoli autonomi faranno a meno di radar e LiDAR, ma useranno videocamere che invieranno i dati da elaborare a un supercomputer remoto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-06-2021]
Realizzare un'auto capace di guidarsi da sola - o comunque di fornire un sostanzioso aiuto al guidatore - significa dover valutare e scegliere le tecnologie migliori affinché il veicolo sia in grado di "rendersi conto" dell'ambiente circostante.
Tesla, una delle aziende che da maggior tempo investe in questo campo, attualmente usa un insieme di videocamere, radar e sensori LiDAR per fornire i servizi di guida assistita (primo passo verso la guida autonoma), ma le cose stanno per cambiare: presto resteranno soltanto le videocamere.
È stato Elon Musk in persona ad annunciare il cambiamento, sostenendo che le tecnologie che si basano sui dati visivi oggi sono più avanzate - più precise, più veloci - di quelle che adoperano il radar o il LiDAR; anzi, i test mostrano che, quando i due sistemi sono in disaccordo, sono le decisioni prese a partire dalle riprese delle videocamere a essere quelle corrette.
«L'elaborazione dei dati visivi migliora costantemente» - ha dichiarato Musk - «e sta lasciando molto indietro il radar».
Certamente, però, l'analisi delle immagini, specialmente se è l'unica fonte di informazioni su cui si basa il sistema dell'auto per decidere che cosa fare, necessita di un computer che sia in grado di compiere tutte le elaborazioni necessarie con estrema precisione e molto in fretta: non può, per lo meno, essere più lento di un guidatore umano.
Ogni auto sarà dotata di un proprio sistema informatico in grado di prendere decisioni sul tragitto, ma per avere un'accuratezza migliore sarà anche costantemente in collegamento con un elaboratore cui spetterà il compito di analizzare in remoto i dati visivi.
Ha quindi deciso di utilizzare Dojo, un supercomputer attualmente in sviluppo da 1,8 ExaFLOPS dotato di 5.760 GPU, 10 PByte di spazio di archiviazione, e una connessione da 1,6 Tbit/s.
A Dojo le videocamere delle auto invieranno i dati, raccolti a 36 fps; il supercomputer elaborerà il flusso di dati e fornirà in risposta al computer dell'auto le decisioni da prendere affinché il viaggio possa continuare in sicurezza.
I vantaggi di questo approccio, secondo Musk, sono tempi di risposta paragonabili a quelli di un attento guidatore, a cui si aggiunge il vantaggio di poter tenere sotto controllo i dintorni dell'auto a 360°, risultando quindi in tempi di reazione inferiori a quelli necessari a una persona per reagire a un imprevisto.
Le Tesla Model Y e Model 3 attualmente in vendita in Nord America già oggi sono prive di radar e LiDAR, e fanno invece affidamento esclusivo sulle videocamere per le funzioni di guida assistita; la rete neurale con la quale sarà equipaggiato Dojo - e che consentirà alle auto di viaggiare in maniera completamente autonoma - è invece ancora in sviluppo.
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