La Federazione Internazionale dei discografici punta il dito contro la pirateria e cita a esempio il modello francese.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-01-2011]
Secondo l'ultimo Digital Music Report presentato a Londra dalla IFPI (Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica) la distribuzione online legale di musica è in crescita, ma non basta.
Nell'ultimo anno i ricavi sono stati pari a 4,6 miliardi di dollari - per una crescita del 6% rispetto al 2009 - grazie alle 400 piattaforme attive a livello intenazionale, da iTunes in giù.
Eppure l'IFPI non è soddisfatta, perché afferma che la pirateria è ancora troppo forte e provoca comunque perdite nel settore, che la musica digitale non riesce a compensare. Per questo motivo si augura "azioni incisive" come quelle intraprese dalla Corea del Sud e dalla Francia, facendo intervenire gli Internet provider.
Ciò porterà entro il 2015 - spiega Francis Moore, presidente dell'IFPI - a perdere "1,2 milioni di posti di lavoro in Europa nel comparto creativo, ossia il 10% del totale delle persone occupate nel settore".
La lotta alla pirateria pare comunque aver dato i suoi frutti: tra i successi del 2010 il rapporto cita la chiusura di LimeWire.
Per quanto riguarda l'Italia, l'anno scorso ha visto gli appassionati di musica scaricare 12 milioni di tracce (un aumento del 12% rispetto al 2009); l'intero settore degli store online di musica ha visto una crescita del 1000% dei ricavi complessivi in soli sei anni.
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merlin