Web Index, Italia soltanto ventitreesima

Nella classifica di chi sfrutta meglio il web, ideata da Tim Berners-Lee, l'Italia è molto indietro, e quart'ultima in Europa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2012]

tim berners lee web index

«Ho trascorso la maggior parte della mia vita con dei geek cercando di potenziare il web. Poi ho capito che, mentre cerchiamo di rendere il web più potente, solo il 20% del mondo lo sta usando»: a parlare così e sir Tim Berners-Lee, padre del World Wide Web.

Così, come progetto dalla World Wide Web Foundation e grazie ai finanziamenti di Google, è nato il Web Index, un indice globale sull'utilizzo del web il cui scopo è «permettere a ogni Paese di capire di che cosa ha bisogno per connettere a Internet la gente, e aiutare i Paesi a comprendere quali passi futuri compiere».

Il Web Index assume quindi la forma di una classifica, che vede nella parte alta quegli Stati in cui il web è meglio sfruttato.

I parametri utilizzati sono sostanzialmente tre: la preparazione al web, ossia la qualità e l'estensione delle infrastrutture di comunicazione e istituzionali; l'uso del web, che riguarda sia l'utilizzo del web all'interno di un dato Paese sia i contenuti disponibili; e l'impatto del web, un parametro basato su indicatori sociali, economici e politici per valutare l'impatto del web su queste tre dimensioni.

In base a tutto ciò viene calcolato l'indice vero e proprio, su una scala da 1 a 100. Per l'edizione 2012 - la prima - del Web Index, la prima posizione nella classifica e dunque il massimo punteggio dell'indice spetta alla Svezia, dietro la quale si trovano gli USA, il Regno Unito, il Canada e la Finlandia.

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Per trovare l'Italia bisogna scendere un po', sino alla ventitreesima posizione.

Considerando che i Paesi in classifica sono 61, con molto ottimismo potremmo dire che non siamo il solito «fanalino di coda», dato che la coda si trova quasi 40 posizioni più in basso.

Certamente non possiamo essere fieri della posizione perché potremmo fare molto meglio: gli utenti del web da noi sono poco più della metà della popolazione (il 53,74%) e la posizione del nostro Paese nella classifica europea è la dodicesima (su quindici Stati).

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Commenti all'articolo (4)

... e anche di aziende private più interessate ad investire e a competere che, come da italica abitudine, vivere di rendita cercando di massimizzare i profitti riducendo al minimo gli investimenti. :roll:
8-9-2012 17:08

... di un'altro e più alto livello di dirigenti pubblici? :twisted: Leggi tutto
7-9-2012 14:18

Prima di sfruttare il web dovremmo avere la banda larga...
7-9-2012 01:14

Chissà perché la cosa non mi stupisce per niente... :whistle:
6-9-2012 19:43

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