Economiche, ecologiche e ricaricabili come le cartucce delle stampanti, offrono un'autonomia maggiore rispetto alle batterie tradizionali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-03-2014]
Entro tre anni diremo addio alle batterie come le conosciamo: avremo a disposizione delle nuove batterie, ricaricabili, ecologiche, economiche, biodegradabili e a base di zucchero.
A curare il loro sviluppo è il professor Y.H. Percival Zhang, del College of Agriculture and Life Science del Virginia Tech.
«Lo zucchero» - spiega il professore - «è un composto perfetto per la conservazione dell'energia ed esistente in natura. È quindi soltanto logico che cerchiamo di sfruttare questa energia naturale per produrre una batteria».
A dire la verità non è la prima volta che qualcuno cerca di creare una batteria basata sullo zucchero, ma il prototipo realizzato in questo caso ha una densità energetica di un ordine di grandezza maggiore rispetto agli altri tentativi: si può, insomma, adoperare per tempi più lunghi prima che sia necessario ricaricarla.
Per funzionare, la batteria combina il "combustibile" - la maltodestrina - con l'aria per generare elettricità, rilasciando acqua come sottoprodotto principale.
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«Stiamo rilasciando lentamente tutte le cariche elementari conservate nella soluzione zuccherina, un passo alla volta, utilizzando una cascata enzimatica» racconta ancora il professor Zhang.
Oltre a essere ricaricabile (non collegandola alla presa elettrica, ma rimpiazzando il combustibile, un po' come si fa con le cartucce delle stampanti), la batteria a base di zucchero non può esplodere, non è infiammabile e ha un'elevata densità di carica, offrendo così una maggiore autonomia rispetto alle batterie tradizionali.
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