La nuova accisa sulle ricariche si traduce in una stangata per i consumatori.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-12-2014]
È un gran brutto regalo di Natale quello che i Monopoli di Stato hanno fatto ai fumatori di sigarette elettroniche.
Dal 24 dicembre, come segnala Il Messaggero, è infatti in vigore un decreto che aumenta di 3,33 euro il prezzo della ricarica da 10 millilitri.
La cifra è stata decisa utilizzando uno speciale macchinario, grazie al quale è stato stabilito che un millilitro di liquido equivale a quattro sigarette; al momento di stilare il decreto, però, si è deciso di portare l'equivalenza a cinque sigarette.
Su questa misura è stata quindi calcolata l'accisa di 3,33 euro prendendo come riferimento quella applicata alle sigarette vere e proprie; rispetto a quest'ultima, però, è stata ridotta del 50% in quanto si ritiene che le sigarette elettroniche facciano meno male; altrimenti, il prezzo sarebbe aumentato di oltre 6 euro.
Oltre ai fumatori, a essere scontenti sono anche i produttori e gli operatori del settore, che innanzitutto si oppongono perché ritengono arbitraria l'equivalenza stabilita tra liquido e sigarette tradizionali.
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Inoltre i produttori affermano che, per i consumatori, tutto ciò si tradurrà in un raddoppio del prezzo delle ricariche.
A completare il quadro c'è un ultimo dettaglio: il decreto che ha introdotto la tassa è provvisorio e dovrà essere rinnovato entro il 20 gennaio. È possibile che per allora venga fatto qualche ritocco, potenzialmente anche al rialzo.
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gomez