Chi c'è davvero dietro questa nuova versione?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-02-2016]
Popcorn Time è tornato. Dopo la chiusura avvenuta alla fine dello scorso anno a opera della MPAA, la versione originale aveva cessato di funzionare, e altri software hanno tentato di colmare il vuoto.
All'improvviso, però, il vecchio Popcorn Time è tornato a dare segni di vita: un aggiornamento l'ha riportato alla piena funzionalità, sotto forma di una versione che pare basata sul codice di Butter, uno dei suoi "concorrenti".
Dopo il programma, anche il sito (con un nuovo dominio) e l'account Twitter sono tornati a funzionare. Eppure ci sono alcuni dettagli poco chiari.
Innanzitutto, non è chiaro chi siano le persone che hanno riportato in vita la versione originale del "Netflix dei pirati".
Gli sviluppatori originali, alcuni dei quali sono impegnati nel nuovo progetto Torrents Time e sui quali pendono ancora le accuse della MPAA, negano ogni coinvolgimento.
Poi, sebbene questa nuova versione di Popcorn Time sia firmata con le chiavi private della verisone originale, c'è il problema dei nameserver.
Il codice usato per effettuare l'aggiornamento fa riferimento infatti a dei nameserver che sono nelle mani della MPAA sin da quando questa è riuscita a ottenere la chiusura di Popcorn Time.
Forse l'associazione delle case cinematografiche americana non c'entra niente ma, considerato l'accanimento con cui difende i diritti d'autore, è meglio non ignorare alcuna coincidenza sospetta.
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