L'assistente ha colto dialoghi tra medico e paziente, acquisti di droga e persino rapporti sessuali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2019]
Era solo questione di tempo prima che anche Apple si aggiungesse alla festa: dopo le conferme del fatto che sia i dipendenti di Amazon che quelli di Google ascoltano le conversazioni captate dagli assistenti vocali Alexa e Google Assistant, ora scopriamo che lo stesso avviene per Siri.
A rivelarlo è una fonte anonima che afferma di lavorare per un'azienda cui Apple ha affidato proprio l'incarico di ascoltare alcune delle frasi registrate da Siri allo scopo di migliorare il riconoscimento del parlato.
Il lato imbarazzante della questione sta nel fatto che tra quelle registrazioni ci sono anche «dettagli confidenziali» che presumibilmente chi li ha enunciati non voleva venissero ascoltati da estranei.
«Ci sono stati innumerevoli casi di registrazioni che riguardavano discussioni private tra dottori e pazienti, accordi d'affari, quelle che parevano operazioni criminali, incontri sessuali e via di seguito. Queste registrazioni sono corredate da dati che mostrano la posizione dell'utente, i dettagli di contatto e i dati dell'applicazione» spiega l'informatore.
Siri, in sé, non è più spiona dei suoi colleghi, ma soffre dello stesso problema di cui soffrono anch'essi: tende ad attivarsi non soltanto in risposta all'apposito comando - «Ehi, Siri!» - ma anche ogniqualvolta il microfono capta qualcosa che gli somigli.
Così chiunque possieda un iPhone, un Apple Watch o un HomePod (quest'ultimo in particolare è il maggior fornitore di conversazioni private) rischia di inviare involontariamente ai partner di Apple dettagli circa la propria vita che probabilmente vorrebbe tenere riservati.
«Si riesce senza problemi a sentire un dottore e un paziente che parlano dell'anamnesi di quest'ultimo. Oppure si sente qualcuno, forse con il rumore del motore di un'auto in sottofondo... non si può dire con assoluta certezza, ma sembra una compravendita di droga. E si possono sentire anche persone impegnate in rapporti sessuali che sono stati registrati accidentalmente dal Pod o dal Watch» racconta ancora la fonte.
Apple, cui il Guardian ha chiesto un commento in proposito, ha ammesso che «una piccola parte delle richieste inviate a Siri sono analizzate per migliorare Siri e la dettatura» ma ha anche precisato che a questi dati non viene associato l'ID Apple dell'utente, garantendo così un minimo di privacy, e che chiunque sia addetto all'analisi delle registrazioni è tenuto a rispettare regole molto rigide imposte proprio per evitare l'eventuale fuga di informazioni personali.
D'altra parte, la fonte afferma che «non ci sono controlli accurati su chi lavora, e la quantità di dati cui abbiamo accesso è molto vasta. Non sarebbe difficile identificare il singolo utente che si sta ascoltando, soprattutto se ci sono informazioni fornite accidentalmente: indirizzi, nomi e via di seguito».
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Apple smetterà di ascoltare le conversazioni private captate da Siri
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