Non andrà in prigione l'hacker che fermò WannaCry

Era stato arrestato per aver creato un trojan.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2019]

hacker wannacry prigione
Marcus Hutchins (a destra) con i suoi avvocati nel 2017

Non andrà in prigione Marcus Hutchins, l'hacker britannico che era riuscito a fermare il pericoloso malware WannaCry, protagonista nel 2017 di un attacco planetario.

Hutchins aveva scoperto il kill switch presente nel codice del malware, impedendo così a tutti gli effetti l'ulteriore diffusione di WannaCry e in buona sostanza fermando l'epidemia.

Prima di compiere quest'opera buona, Hutchins era però stato - una volta soltanto - un creatore di malware: nel 2014 aveva creato il trojan bancario Kronos e, per questo, due anni fa era stato arrestato dall'FBI mentre partecipava alla DefCon di Las Vegas.

A causa di questo suo passato l'hacker - che ha ammesso la propria colpa e ha affermato di essersi pentito - avrebbe potuto dover affrontare fino 10 anni di prigione, ma gli è stata invece inflitta la pena più lieve possibile: un anno di libertà condizionale.

Il giudice ha infatti riconosciuto l'importante contributo fornito da Hutchins nel fermare WannaCry, che è valso al giovane la condanna minima.

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Approfondimenti
WannaCry/WanaCryptor, attacco ransomware planetario

Commenti all'articolo (2)

E anche dalla capacità diretta o indiretta di farsi assistere da avvocati più o meno capaci e appartenenti a certi studi legali (IMHO).
13-8-2019 11:39

Giustizia o paternalismo? Quando leggo cronache giudiziarie dagli USA ho sempre l'impressione che il giudizio dipenda da un sacco di valutazioni discrezionali, piuttosto che da princìpi giuridici consolidati.
30-7-2019 17:52

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