Phishing: cos'è, come prevenirlo e come agire dopo un attacco

I principali accorgimenti per navigare più sicuri e non cadere vittime degli attacchi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-09-2019]

phishing

Ecco una breve guida che riporta i principali accorgimenti da tenere per navigare più sicuri e non cadere vittime degli attacchi: per esempio, mantenere il proprio browser sempre aggiornato, controllare il dominio da cui proviene la comunicazione, fare attenzione a cliccare sui link nelle e-mail, contattare il servizio clienti in caso di dubbio e non solo. Nell'articolo, realizzato in collaborazione con Nicola Tacconi di Aruba, riportiamo anche quali sono le principali operazioni da compiere se si è ormai caduti nel tranello e si vogliono limitarne i danni.

Il phishing è una truffa veicolata tramite Internet, in cui si cerca di ingannare la vittima al fine di recuperare informazioni sensibili come username, password o dati bancari. Generalmente, il criminale informatico invia false comunicazioni al soggetto-vittima, fingendosi un Ente o un'azienda ben conosciuta o con cui è possibile che si stiano avendo conversazioni e relazioni, usando scuse plausibili per ottenere i dati personali della vittima. Il fenomeno del phishing è una minaccia attuale e frequente, tant'è che l'Italia, secondo una recente ricerca di Kaspersky Lab, è il quarto target mondiale di attacchi con il 5,76% di segnalazioni.

Secondo il report 2019 di Clusit, l'associazione italiana per la sicurezza informatica, il phishing online non si è mai evoluto così velocemente come nell'ultimo anno, tanto che nell'arco del biennio 2017-2018 il numero di attacchi gravi e` cresciuto in Italia del +37,7%. Solitamente il phishing si presenta come una comunicazione digitale che giunge al destinatario via e-mail, via SMS, tramite un social network o sulle principali piattaforme di Instant Messaging.

Generalmente gli attacchi di phishing sono accomunati da una o più delle seguenti caratteristiche:
• comunicazione di una sospensione o blocco di un account senza alcuna spiegazione;
• sollecito di pagamento legato a una determinata operazione entro una data di scadenza fittizia;
• presenza di un indirizzo web che include un dominio simile ma diverso da quello originale dell'ente;
• richiesta di informazioni private;
• errori ortografici nel corpo del messaggio.

Esistono una serie di accorgimenti che consentono di navigare più sicuri e non cadere vittime dell'attacco, tra questi:

• mantenere il proprio browser sempre aggiornato. Installando le ultime versioni e inserendo dei filtri anti-spam, o degli appositi plug-in, il browser riuscirà a prevenire un maggior numero di tentativi di phishing;

• controllare il dominio da cui proviene la comunicazione. Una società o un ente scriveranno sempre dal proprio dominio, bisogna controllare che corrisponda a quello ufficiale. Questa verifica non dà la massima garanzia di autenticità ma rappresenta un primo controllo da poter effettuare;

• fare attenzione a cliccare sui link nelle e-mail. Come buona norma si consiglia di non cliccare mai sui link contenuti nella comunicazione ma digitare direttamente nel browser l'indirizzo del sito ufficiale del mittente della comunicazione e verificare sul sito il contenuto descritto nella comunicazione dell'e-mail;

• utilizzare più indirizzi e-mail. Quando ci si iscrive a servizi, o siti web, di dubbia affidabilità, è preferibile utilizzare e-mail secondarie, in modo da non rischiare di contaminare la propria casella e-mail principale;

• contattare il servizio clienti. Se arriva una e-mail ambigua e non si capisce con certezza se sia una frode o meno, è meglio contattare il servizio clienti dell'azienda a cui la mail fa riferimento;

• segnalare un sito di phishing aiutando altri utenti a non cadere nella truffa. Ogni segnalazione è utile per far comparire un messaggio di avviso riguardo al sito potenzialmente pericoloso: le segnalazioni possono essere inviate, ad esempio, tramite PhishTank, Google Safe Browsing o Microsoft Smart Screen;

• utilizzare e-mail professionali, dotate di protocolli di sicurezza quali SPF e DMARC sulla posta in ingresso (e in uscita).

Se, però, si è ormai caduti nel tranello, ci sono una serie di operazioni da compiere così da limitarne i danni, tra questi:

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• cambiare la password: nel caso di portali online bisogna cambiare la password o chiudere direttamente il profilo prima che gli hacker possano accedervi;

• contattare il servizio clienti. Qualora l'account sia già stato compromesso e non sia più possibile fare il login con i propri dati, è necessario contattare il servizio clienti per ripristinare manualmente i propri dati d'accesso;

• contattare la banca. In caso di furto di dati bancari va contattato l'istituto di credito per bloccare i servizi coinvolti nella truffa (carte di credito, conti correnti, bancomat e ulteriori);

• avvisare gli enti colpiti. Oltre al recupero dei dati personali, è opportuno segnalare l'attacco phishing agli enti che ne sono stati colpiti, cosicché possano prendere provvedimenti e contrastare la truffa;

Il phishing, anche se può sembrare una semplice e-mail ingannevole, è un reato vero e proprio, e come tale va considerato. Motivo per cui il passo successivo alle eventuali segnalazioni è quello di informare le autorità competenti. Nonostante non sia previsto dall'ordinamento penale, il phishing oggi viene giudicato come frode informatica e furto d'identità digitale. In quanto reato informatico, inoltre, va comunicato alla Polizia Postale, che sul suo sito ha disposto uno spazio per le segnalazioni di questo tipo.

In conclusione, esiste una grossa mole di attacchi, ma grazie alle possibili contromisure da adottare, la percentuale di attacchi intercettati, bloccati e non andati a buon fine supera l'80%. Sul restante 20% è necessaria una consapevole collaborazione fra i fornitori di servizi e i clienti: leggendo attentamente le e-mail che si ricevono, inserendo i propri dati solo su siti affidabili e evitando di aprire link sospetti, il phishing può essere evitato.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

@etabeta Sì, quanto affermi è, purtroppo, verosimile... :cry:
14-9-2019 16:23

@Maary79 @Gladiator Voi siete sopra la media e purtroppo gocce nel mare. Il livelo del mare purtroppo è mooolto più basso. :(
14-9-2019 16:20

@Maary79 Quello capitato a me è stato un pochino più furbo, quando gli ho chiesto di darmi tutte le indicazioni aveva già capito che lo avevo sgamato e ha buttato giù...
14-9-2019 11:37

Più o meno quello che è capitato a me. Poi questa ansia che aveva nel volermi dare i soldi subito per accaparrarsi l'articolo. Però l'ho preso in giro pure io. Gli dissi, ho l'ufficio postale sotto casa, 2 minuti e facciamo tutto, per farmi dare il fantomatico codice, che poi da una ricerca ho scoperto fosse un codice poste pay, poi dato... Leggi tutto
14-9-2019 11:34

@Maary79 E' capitato anche a me un tentativo simile, il primo sospetto mi è venuto proprio perché la telefonata è arrivata meno di due minuti dopo la pubblicazione dell'annuncio e il secondo dopo che il compratore mi ha detto che si accollava le spese di spedizione di 4 quattro gomme da automobile montate sui relativi cerchioni a oltre... Leggi tutto
13-9-2019 18:18

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