Al contrario del passato, le prestazioni miglioreranno anziché decadere.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-09-2019]
Dopo tutti i problemi causati dagli aggiornamenti 1809 (l'October Update dell'anno scorso) e 1903 (rilasciato a maggio dopo diversi rinvii) di Windows 10, è solo normale che Microsoft preferisca ora tenere un basso profilo.
Ciò non significa che il secondo aggiornamento semestrale di quest'anno sia stata cancellato: il suo rilascio era da tempo previsto per ottobre e non c'è ancora stata alcuna smentita. Dunque, ci siamo quasi.
È pur vero che Windows 10 1909 non dovrebbe contenere novità particolarmente appariscenti, ma la preparazione della versione definitiva dell'update sta avvenendo un po' sottotono: se sappiamo che il conto alla rovescia per il rilascio è agli sgoccioli è perché l'aggiornamento è già stato individuato sui server di Windows Update.
È possibile che il via libera per il rilascio venga dato il 2 ottobre, giorno in cui Microsoft terrà un evento per annunciare il Surface Pro 7 e il Surface Laptop 3, e anche che nella stessa data debutti finalmente il nuovo Edge basato su Chrome. Da Redmond, però, ancora non ci sono conferme.
Ciò che è certo è che l'aggiornamento di ottobre per Windows 10, al netto degli eventuali problemi che ormai siamo rassegnati ad aspettarci, dovrebbe essere gradito agli utenti: si concentra infatti sul miglioramento delle prestazioni e su un uso più efficiente della batteria nei portatili.
In particolare, da questa versione Windows 10 farà un uso più attento dei diversi core presenti nei processori moderni, soprattutto per quanto riguarda i processori Intel (per quanto riguarda le CPU AMD, particolari ottimizzazioni sono già state inserite in Windows 10 1903).
Non tutti i core sono infatti perfettamente identici. La produzione porta a core che possono avere caratteristiche leggermente diverse dagli altri core presenti nella stessa CPU, caratteristiche che li rendono adatti a un balzo in avanti delle prestazioni tramite la tecnologia che Intel chiama Turbo Boost.
Questi core vengono definiti favored cores (core preferiti) e le informazioni su di esse sono custodite all'interno del processore. Windows 10 1909 saprà come accedere a queste informazioni e farne buon uso, assegnando ai core preferiti i compiti che richiedono una maggiore potenza di calcolo.
«Una CPU» - spiega Microsoft - «può avere più core "preferiti" (processori logici che hanno una classe di scheduling superiore). Per fornire migliori prestazioni e affidabilità, abbiamo implementato una politica di rotazione che distribuisce il lavoro in maniera più equa tra questi core preferiti».
Secondo quanto dichiarato da Intel, il guadagno prestazionale derivante dall'adozione di questa tecnica è di oltre il 15% nei lavori a singolo thread.
Perché tutto ciò si verifichi, però, è necessario che il processore supporti la tecnologia Intel Turbo Boost 3.0, presente nelle CPU Intel Core i7-69xx/i7-68xx, i9-7900X/i9-7920X/i9-7940X/i9-7960X/i9-7980XE/i7-7820X/i7-9800X-9820X/i9-99x0XE/i9-99x0X e in tutti i processori Intel di decima generazione.
La nuova gestione dei core potrà essere tenuta sotto controllo tramite l'utilità, fornita da Intel, chiamata Extreme Tuning Utility (XTU), simile all'equivalente AMD Ryzen Master.
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