Nella fabbrica giapponese di Kisarazu ci sono appena quattro operai. Il resto sono robot.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-07-2020]
Quanto tempo ci vuole per produrre una PlayStation 4? Dopotutto si tratta di un apparecchio complesso pieno di componenti delicati: è ragionevole pensare che l'operazione sia tutto meno che istantanea.
Ebbene, le cose non stanno per niente così. Secondo quanto riporta Nikkei Asian Review, per mettere insieme una console partendo dai pezzi base bastano appena 30 secondi, a patto che l'assemblaggio avvenga nella fabbrica di Kisarazu, non lontano da Tokyo.
Operativo sin dal 2018, l'impianto ha qualcosa di unico al mondo: gli operai. Per la stragrande maggioranza si tratta infatti di robot altamente specializzati, in grado di compiere pressoché ogni operazione necessaria a unire i vari pezzi per farli diventare una PlayStation finita in appena mezzo minuto.
I pochi operai umani hanno compiti di contorno, per quanto importanti: un paio inseriscono le schede madri nella catena di montaggio (lunga 31 metri) e altri due impacchettano la console completa.
Sony va particolarmente orgogliosa dei suoi 32 robot, 26 dei quali sono dedicati alle operazioni più delicate, quali il collegamento dei cavi piatti alla scheda madre applicando la giusta pressione, con un'accuratezza che è generalmente considerata al di là della portata di un robot.
«Probabilmente non c'è alcun altro luogo capace di far muovere dei robot in questo modo» spiega uno degli ingegneri responsabile del corretto funzionamento degli automi. «La collaborazione tra robot ed esseri umani è ottimizzata accuratamente in base alla nostra priorità: avere un ritorno sull'investimento».
La velocità di produzione e la scarsità di esseri umani sono certamente dei grandi vantaggi per Sony dal punto di vista economico, nonostante le spese sostenute per la creazione della fabbrica, e il preludio di un futuro in cui i robot saranno in grado di svolgere anche i lavori manuali più delicati, che oggi richiedono operai umani specializzati.
Ce n'è abbastanza da aspettarsi una nuova ondata di luddismo.
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