Amazon, proteste e scioperi in 15 Paesi in occasione del Black Friday

I dipendenti accusano il gigante di aver approfittato della pandemia per arricchirsi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-11-2020]

amazon scioperi black friday

Come ogni anno da qualche tempo in qua, il Black Friday è un momento d'oro per Amazon, che già ha visto i suoi affari aumentare in maniera notevole durante la quarantena primaverile.

Meno entusiasti del superlavoro che li attende sono i dipendenti di Amazon che si occupano della gestione dei magazzini. A fronte di un aumento del lavoro - accusano - il gigante dell'e-commerce non fa niente per prevenire gli infortuni che in questo periodo crescono di numero di pari passo con le vendite né per alleggerire le condizioni di lavoro che certi denunciano addirittura come «schiavistiche».

Per questo motivo sono state organizzate proteste in diverse nazioni proprio per venerdì 27 novembre: Italia, Francia, Belgio, Spagna, Regno Unito, Polonia, Germania, Lussemburgo, India, Bangladesh, Filippine, Australia, Brasile, Messico e Stati Uniti vedranno azioni dimostrative e scioperi messi in atto dai lavoratori di Amazon.

In Germania, per esempio, è previsto uno sciopero da parte di 3.000 dipendenti in sei sedi Amazon ma agitazioni sono previste in diversi Paesi al grido di Make Amazon Pay, che è anche un hashtag su Twitter.

«Durante la pandemia da Covid-19, Amazon è diventata una corporation da un bilione di dollari, e Bezos è diventato la prima persona nella storia ad accumulare una fortuna personale di 200 miliardi» si legge nel comunicato inviato da 39 associazioni ad Amazon in occasione delle proteste. «Allo stesso tempo, i magazzinieri di Amazon rischiano le loro vite compiendo un lavoro indispensabile, e hanno ricevuto in cambio soltanto un piccolo aumento di paga».

L'aumento in questione è in realtà per lo più un bonus che Amazon ha deciso di riconoscere in questo periodo e varia di nazione in nazione: negli Stati Uniti, per esempio, l'azienda riconoscerà 300 dollari a ogni dipendente a tempo pieno, e 150 dollari a ogni dipendente part-time.

Nel mirino di quanti sostengono le proteste c'è anche la questione riguardante le tasse pagate da Amazon nei vari Paesi: non da oggi il gigante viene accusato di usare ogni mezzo possibile per evitare di pagare tutto quanto sarebbe dovuto.

Amazon, dal canto proprio, non ha intenzione di restare a guardare mentre viene dipinta come un mostro e per bocca di un portavoce ha fatto sapere che tutto quanto dichiarato non è altro che frutto di «Affermazioni fuorvianti diffuse da gruppi male informati o che hanno degli interessi propri da portare avanti e stanno usando il profilo di Amazon per conseguire i propri obiettivi individuali».

«Amazon» - continua il portavoce - «ha una storia lunga e solida di supporto ai suoi dipendenti, ai suoi clienti, e alle sue comunità, oltre a offrire condizioni di lavoro sicure e un salario minimo di 15 dollari l'ora cui si aggiungono vantaggi notevoli, porsi al primo posto nella lotta al cambiamento climatico avendo aderito Climate Pledge per arrivare ad annullare le emissioni di biossido di carbonio entro il 2040, e pagare oltre 5 miliardi di dollari di tasse in tutto il mondo».

A tutto ciò risponde almeno in parte Alex Cobham, Ceo di Tax Justice Networ, spiegando che Amazon è presa particolarmente di mira non perché certe cose in altri luoghi di lavoro non accadano, ma perché «è l'esempio estremo. È l'esempio estremo del potere di un monopolio e in varie questioni legate alle minacce ai diritti dei lavoratori».

«Inoltre» - continua Cobham - «Amazon ha avuto un anno eccezionalmente buono. Se c'è qualcuno che può dire di aver passato una bella pandemia, quello è Amazon. Mentre tutti gli altri sono stati maledetti dalla Covid, Amazon s'è comportata bene, ma non per merito proprio. Ha ottenuto buoni risultati a causa degli interventi statali a protezione della salute locale. Le piccole attività hanno dovuto chiudere». Amazon, di contro, ha prosperato.

Qualunque sia la verità, è innegabile come ogni anno le proteste in occasione del Black Friday diventino sempre più vaste e che le condizioni idilliache di lavoro che Amazon ritiene siano presenti nei propri magazzini (sebbene chiaramente ogni Paese e ogni magazzino faccia storia a sé) siano state spesso smentite dalle testimonianze degli ex dipendenti e pure dalle indagini di qualche giornalista.

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Commenti all'articolo (2)

Mi sembrerebbe piuttosto improbabile che Amazon - e altri come Amazon - riuscissero a vendere a i prezzi che riescono a proporre, in particolar modo con certe offerte che fanno, generando gli utili che riescono a generare, senza tirare nel collo di fornitori e senza sfruttare in modo pesante i dipendenti. Del resto questo è il futuro... Leggi tutto
27-12-2020 14:20

{bee}
"I dipendenti accusano il gigante di aver approfittato della pandemia per arricchirsi." Ma sul serio?! Chi se lo sarebbe aspettato!! La mia vicina di casa lavora in Amazon, fa nove ore di lavoro al giorno per 6 giorni. Se prendesse 15 euro all'ora (visto che alle multinazionali piace vendere alla stessa cifra in euro e in... Leggi tutto
27-11-2020 09:56

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