La condivisione immediata con la comunità open source passa in secondo piano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-03-2025]
Google ha annunciato un cambiamento significativo nel modo in cui gestisce lo sviluppo di Android, spostando gran parte del processo dall'Android Open Source Project (AOSP) a un ambiente interno proprietario.
Questa transizione segna una svolta rispetto alla tradizionale apertura del progetto: l'azienda ora concentra lo sviluppo delle nuove funzionalità e degli aggiornamenti principali all'interno dei propri team, prima di rilasciarli gradualmente nell'AOSP a disposizione di tutti.
Già con l'introduzione di Android 15, per esempio, molte delle nuove API e dei miglioramenti tecnici sono stati sviluppati internamente: tra questi, la Battery Health API per il monitoraggio della batteria e le ottimizzazioni per i display con frequenza di aggiornamento variabile.
Solo in una fase successiva questi elementi sono stati integrati nell'AOSP, accompagnati da documentazione aggiornata che include guide per gli sviluppatori.
Le librerie open-source, come quelle per l'intelligenza artificiale e il machine learning, seguono lo stesso percorso: create e testate da Google, vengono poi rese disponibili nell'AOSP con un ritardo rispetto al lavoro interno.
Anche Android Studio, l'ambiente di sviluppo integrato, riflette questa nuova strategia. La versione Koala introduce strumenti avanzati come il profiling delle prestazioni in tempo reale e il supporto a Gradle ottimizzato. Queste novità però nascono da un processo di sviluppo controllato da Google, non più condiviso in tempo reale con la comunità open-source. Gli sviluppatori esterni possono accedere a questi strumenti solo dopo il loro completamento interno, attraverso release ufficiali.
Google sostiene che questo approccio è stato adottato per mantenere un maggiore controllo sulla direzione di Android, garantendo così una compatibilità più uniforme tra i dispositivi e accelerando l'implementazione di funzionalità chiave. Inoltre avrebbe anche il pregio di facilitare il lavoro degli sviluppatori: questi ricevono le novità soltanto quando il loro sviluppo è concluso, evitando di avere a che fare con funzionalità e documentazioni incomplete o datate.
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Homer S.