Google sotto accusa: "Ha rubato il nome Android"

Non sono gli eredi di Asimov a pretendere una fetta di royalty per il nome Android, ma un oscuro produttore di software: il nome del sistema operativo per smartphone di Google violerebbe il marchio registrato Android Data.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-05-2009]

Google Android Data Erich Specht trademark marchio

Dopo il contenzioso relativo a Gmail, Google rischia di perdere un altro marchio: Android.

Dal punto di vista di Google, degli altri membri della Open Handset Alliance e di quasi tutto il resto del mondo, Android indica il sistema operativo per smartphone basato su Linux e presentato nel novembre del 2007.

Dal punto di vista di Erich Specht (e probabilmente di nessun altro, a meno che un tribunale non gli dia ragione), Android Data è un marchio registrato nell'ottobre del 2002, che identifica l'azienda di Specht stesso e che è stato rubato, sia pure parzialmente, da Google.

Prima del lancio, nell'ottobre del 2007, Google aveva provato a registrare il marchio Android, ma la richiesta era stata respinta nel febbraio del 2008 perché sia Google che Android Data operavano nel settore dello sviluppo software: a detta dello US Patent and Trademark Office, ciò avrebbe potuto indurre confusione negli utenti.

Inutilmente Google aveva fatto notare che il marchio Android Data non veniva usato da più di tre anni, che la società stessa era praticamente inesistente da quattro anni e che, pertanto, gli utenti non potevano confondersi con qualcosa che non esisteva più.

L'unica cosa che l'azienda di Mountain View è riuscita a ottenere, nel novembre del 2008, è stata una sospensione del marchio; poi la questione s'è assopita.

Ora Specht è tornato alla carica: chiede che a Google e soci venga vietato per sempre l'uso del marchio Android, che "consegnino perché venga distrutto"a tutto il materiale di marketing relativo e, naturalmente, 2 milioni di dollari di danni.

Le motivazioni di Specht saranno probabilmente chiare tra non molto tempo: se si accontenterà di un accordo con i rivali, che ovviamente consisterà in un sostanzioso risarcimento, potrà deporre la storia del marchio rubato e tornare nell'anonimato.

Se invece continuerà nella propria battaglia forse creerà un caso simile a quello che vide coinvolta Microsoft qualche tempo fa circa la possibilità di registrare come marchio una parola comune come "Windows", sebbene siano piuttosto rare le occasioni di infilare il vocabolo "androide" in una conversazione quotidiana.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

chiaro esempio di speculazione: è da un annetto buono (o forse più) che si parla di android, android, android.... se il detentore del copyright avesse avuto davvero interesse a difendere il proprio preziosissimo marchio (e non a specularci sopra) si sarebbe certamente fatto avanti molto prima... e poi scusate, ma "android" non... Leggi tutto
5-5-2009 09:49

{pippolo}
la politica del copyright... Leggi tutto
4-5-2009 17:51

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