Un "bollino blu" per le notizie dal Web

L'82% degli internauti ricava le news dalla Rete ma spesso non si fida della loro attendibilità. L'Ordine dei Giornalisti dovrebbe garantire la professionalità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-10-2009]

Il Futuro del Giornalismo notizie via Web Internet

Il web ha superato qualsiasi altro mezzo come fonte di informazione, almeno per coloro che usano abitualmente il computer e Internet.

Per l'82% di queste persone (il campione andava dai 15 ai 55 anni) le news arrivano prima di tutto dalla Rete; in secondo luogo c'è la televisione (63%), poi seguono a pari merito cellulari e radio (48%) e infine arrivano i quotidiani (36%).

Le cifre provengono da un'indagine commissionata dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia e sono state presentate durante il convegno Il Futuro del Giornalismo, tenutosi il primo di ottobre all'Università Statale di Milano.

Il convegno è stata l'occasione per riproporre note lamentele sulla crisi del mercato editoriale: il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, ha puntato il dito contro gli aggregatori di notizie, che non permettono "a chi crea un contenuto" di veder "arrivare nemmeno una briciola, è scorretto anche eticamente".

La riproposizione degli argomenti avanzati già dal Guardian si è accompagnata a un ulteriore dato: il 63% degli intervistati ritiene che le notizie reperite in Rete siano "inaffidabili" o "dubbie".

Per questo motivo è stata avanzata l'idea di istituire una sorta di "certificato di garanzia" per quei creatori di contenuti degni di fede; il primo requisito, naturalmente, è che siano iscritti all'Ordine dei Giornalisti.

Le motivazioni alla base di questa richiesta comprendono una maggiore professionalità degli iscritti, l'obbligo di rispettare la deontologia professionale, una maggiore esperienza e competenza negli argomenti trattati (forse non per tutti, e non da oggi) e in generale una migliore capacità di espressione rispetto ai giornalisti "improvvisati".

La concorrenza di Internet - superiore quanto a velocità nel fornire gli aggiornamenti rispetto alla carta stampata - pone la necessità di ripensare il ruolo dei giornali.

È di questa opinione Mario Calabresi, direttore de La Stampa, che vede nel futuro dei giornali un maggiore approfondimento delle notizie: "Sarebbe velleitario far concorrenza a internet procrastinando ad esempio l'orario di chiusura dei quotidiani: meglio avere dei giornali più snelli, ma credibili e approfonditi".

Quanto all'idea di far pagare per accedere all'informazione online, come proposto da qualcuno, il 21% degli intervistati si dichiara d'accordo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

{tirpiz}
La corporazione certifica cosa ? Leggi tutto
3-10-2009 17:15

Giornalista o Politico? Leggi tutto
2-10-2009 23:46

{HS}
L'ordine dei giornalisti dovrebbe per prima cosa certificare l'affidabilità (e l'utilità e la costituzionalità) di sé stesso
2-10-2009 22:12

{Giulio}
Se l'82% delle persone va a cercare le notizie in rete, è proprio perché ne ha le scatole piene dei giornalisti, dell'ordine dei giornalisti e di tutta l'informazione pilotata e serva di questo paese. La certificazione di una notizia, sarebbe la garanzia della sua falsità.
2-10-2009 20:28

Condivido al 100%. Inoltre tutto questo sembra abbia anche un secondo fine, insistere con l'applicazione del pagamento per accedere all'informazione online. Leggi tutto
2-10-2009 16:22

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