Con Google Buzz diremo addio alla privacy

Buzz rende pubbliche molte informazioni che forse sarebbe meglio tenere private, primo fra tutti l'indirizzo email.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-02-2010]

Google Buzz privacy

Ora che Google ha scoperto le proprie carte con Buzz - cercando di sottrarre utenti a Facebook, Twitter e soci - e dopo che la prima ondata di entusiasmo si è calmata, qualche voce si sta alzando per mettere in guardia chi ancora ha qualche preoccupazione per la propria privacy - e per quella degli amici.

Quando si parla di Google e di privacy, il primo timore riguarda quello che l'azienda potrebbe fare con tutti i dati che ottiene grazie all'utilizzo dei suoi servizi; in questo caso però non si tratta dei dati che gli utenti rischiano di consegnare all'azienda, ma di quelli che sicuramente consegnano al resto del mondo.

Non appena Buzz diventa disponibile per un account Gmail, dopo il login una schermata invita ad attivare le nuove funzionalità senza possibilità di configurazione immediata; in questo modo, diverse informazioni che prima erano private diventano pubbliche.

L'indirizzo email è il primo di questi dati a perdere la propria riservatezza; se il fenomeno dello spam ha insegnato agli utenti a nascondere il proprio indirizzo, l'unione di email e social network fa sì che per chi ha creato un profilo pubblico tale informazione diventi accessibile facilmente.

Inoltre le liste dei follower, create automaticamente, rendono immediatamente di dominio pubblico i destinatari con cui si è soliti comunicare più spesso: esse sono pubbliche, comprese nel profilo, e così chiunque potrà venirne a conoscenza.

In questo modo non solo si rinuncia a una parte della propria privacy, ma si decide anche della privacy dei propri contatti, che forse potrebbero desiderare di non essere visibili a tutti (e perciò occorre ancora una volta intervenire manualmente in un secondo momento, dopo l'attivazione)

Se l'indirizzo e il nome utente diventano pubblici, lo stesso accade anche al nome reale: per default, abilitando Buzz sul profilo appariranno nome e cognome, e se lo si desidera dovranno essere nascosti in seguito, come per tutte le altre opzioni attivate automaticamente.

Forse più inquietante ancora è l'utilizzo di Google Buzz for Mobile, sui dispositivi con Android o su iPhone: abilitando la funzione Share Location il proprio indirizzo diventa noto a tutti a meno di non decidere subito di farne a meno. E l'indirizzo, specie nel caso di minori, è una di quelle informazioni che è meglio non divulgare troppo.

Google Buzz può dunque rappresentare un nuovo e più semplice modo di condividere le informazioni ma, proprio per questo, espone al rischio di mostrare anche ciò che non si vorrebbe, a meno di non intervenire esplicitamente per bloccarlo.

Per motivi analoghi Facebook ha avuto già diversi problemi e subito parecchie lamentele; forse Google, permettendo di attivare Buzz senza passare attraverso una schermata di configurazione, ha voluto semplificare la vita dei propri utenti, ma avrebbe potuto considerare le implicazioni circa la privacy che questo modo di procedere comporta.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

{Marco}
Nessuno obbliga ad usarlo Leggi tutto
12-2-2010 12:26

Bè... che google usi i dati che raccoglie non solo per statistiche anonime ma per guadagnare bei soldoni è risaputo infatti lo uso solo come motore di ricerca e non uso altri servizi (se non il traduttore a volte) mi spaventa un pò questa cosa, mio fratello ha un mail con google e ogi mentre glie la controllavo come da sua richiesta... Leggi tutto
11-2-2010 20:43

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
I cartelli di avviso inducono gli automobilisti a manovre di emergenza, frenando di colpo per poi accelerare nuovamente una volta passato l'autovelox. È allo studio un progetto di rimuovere tutte le segnalazioni anche da app e navigatori: sei d'accordo?
Sì, le strade saranno più sicure
No, servirà solo ad aumentare le multe

Mostra i risultati (2741 voti)
Ottobre 2025
Mozilla introduce Firefox VPN: navigazione cifrata nel browser. Privata e gratuita
Windows 11 25H2: debutta il menu Start con layout dinamico e integrazione con lo smartphone
DAZN chiede 500 euro di risarcimento a 2000 utenti già multati per pirateria. E minaccia cause
Energia elettrica: il prezzo cambia ogni 15 minuti. Fasce orario stravolte, la sera costa di più
Clothoff bloccata in Italia: il Garante Privacy ferma l'app che spoglia le persone con la IA
Open Printer, stampante inkjet open source. Cartucce ricaricabili, design modulare e niente DRM
Amazon Prime elimina la prova gratuita in Italia: i giorni di test passano da 30 a 7. E si pagano
Settembre 2025
SPID a pagamento, l'era gratuita è finita: le Poste introducono un canone annuale
YouTube ammette: "Obbligati dall'amministrazione Biden a sospendere certi canali"
Commodore 64 Ultra convince: boom di vendite, acquisizione anticipata
Cookie, si va verso il consenso unico. L'Europa valuta l'integrazione nei browser web
Google lancia l'app "unificata" per la ricerca in Windows: documenti locali, web e Google Drive
Poste Italiane, i dati di un milione di utenti nel dark web. L'azienda: "Non ci hanno attaccati"
Windows 11, lo speed test si integra nella barra: misura velocità di up/download e latenze
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 15 ottobre


web metrics