La FTC accetta le scuse di Google sulla raccolta dei dati dalle reti Wi-Fi. Gli USA chiudono il caso.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-10-2010]
Per la Federal Trade Commission il "caso Street View" è chiuso: il direttore dell'Ufficio per la Protezione dei Consumatori, David Vladeck, ha ottenuto da Google l'assicurazione circa il fatto che i dati raccolti inavvertitamente dalle Google Car non saranno mai usati, e tanto gli è bastato.
Secondo Vladeck la promessa di Google "è indispensabile per ridurre il danno potenziale ai consumatori, derivante dalla raccolta dei dati e, grazie a questo impegno, possiamo chiudere la nostra indagine sulla faccenda".
Se Google può festeggiare lo scampato pericolo in America, le sempre battagliere associazioni di consumatori non vedono di buon occhio il trattamento "morbido" riservato all'azienda dalla FTC: alcune si spingono a fare allusioni sul sostegno, anche economico, dato dal gigante di Mountain View all'amministrazione Obama; altre temono soprattutto che la chiusura dell'indagine rappresenti un "via libera" per la raccolta di altri dati personali.
Al di fuori degli USA, intanto, le varie inchieste vanno avanti: il Regno Unito si è ulteriormente preoccupato dopo la recente ammissione di Google circa la raccolta, per quanto involontaria, di username e password, e in Italia la Procura di Roma ha appena aperto un fascicolo su segnalazione del Garante per la Protezione dei Dati Personali.
Quanto a Google stessa, non fa che mostrarsi umile e pentita, ultimamente per bocca del proprio manager Alan Eustace il quale garantisce inoltre che "i cambiamenti apportati alla struttura e ai metodi di lavoro saranno in grado di migliorare significativamente i nostri sistemi di sicurezza sulla privacy, a tutto vantaggio degli utenti".
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