Person Finder aiuta a trovare i dispersi. Su Google Earth le immagini dello tsunami.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-03-2011]
Dopo il terremoto che ha colpito il Giappone, anche la Rete si sta mobilitando per fornire assistenza con tutti i mezzi disponibili.
Da un lato ci sono le raccolte di fondi organizzate tramite iniziative quali Facebook Causes, Groupon o Save The Children.
Dall'altro i giganti del Web hanno messo a disposizione i propri servizi. Google, per esempio, come già ai tempi del terremoto in Cile ha attivato Person Finder per trovare o fornire informazioni sui dispersi.
Sempre Google ha aggiornato le foto satellitari di Google Earth per il quale c'è un apposito file KML) e Maps, mostrando l'aspetto delle zone colpite dallo tsunami com'è attualmente e com'era prima, creando anche una galleria su Picasa.
Il confronto potrà essere utile agli organizzatori dei soccorsi per rendersi conto delle condizioni del territorio.
Microsoft, dal canto proprio, ha sospeso il debutto di Internet Explorer 9 in Giappone per non sovraccaricare la Rete in un momento in cui lo stato delle infrastrutture è quantomeno precario e ha raccolto 100.000 dollari, anche se il metodo prescelto ha fatto discutere.
È stata infatti utilizzata quella che subito è parsa una campagna di viral marketing: il motore dell'azienda, Bing, ha promesso di donare 1 dollaro alle vittime per ogni retweet di un apposito messaggio su Twitter.
Dopo le reazioni negative, Microsoft ha pubblicato un messaggio di scuse: "Ci scusiamo per la percezione negativa del tweet. L'intento era fornire alle persone un sistema semplice per aiutare il Giappone. Abbiamo donato 100.000 dollari".
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