Telefono fisso, ma quanto ci costi?

Secondo una ricerca di Altroconsumo siamo fra gli europei con più spese per il telefono fisso.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-09-2002]

Il costo della vita sale, o per meglio dire continua a salire vertiginosamente, quasi avesse deciso di fare le bizze come un cavallo da corsa che si impenna. Va bene, c'è stata la promessa del Presidente del Consiglio di bloccare le tariffe per i prossimi mesi, ma a quanto pare queste stesse tariffe sono già talmente alte che non sarà di certo un danno per chi ce le impone. Un esempio lampante, secondo quanto pubblicato da Altroconsumo, è quello del monopolio telefonico italiano, ancora ben lungi dall'essere smantellato.

"La bolletta del telefono pesa sulle tasche degli italiani più che nei principali paesi europei", afferma Altroconsumo, anticipando i risultati di un'inchiesta che sarà pubblicata sul numero di ottobre della propria rivista. Secondo i dati rilevati, infatti, la bolletta pesa sul bilancio delle famiglie italiane il 46% in più che in Danimarca (il Paese dove la situazione è migliore), il 35% in più che nel Regno Unito, il 26% in più che in Germania, il 12% in più rispetto alla Francia. Teniamo presente che questi dati sono calcolati sulla base di un paniere di spesa telefonica tipo, a parità di potere d'acquisto, cioè considerando il diverso livello dei prezzi in ogni Paese: ciò rende, a nostro parere, questa situazione ancora più grave, se riflettiamo sul fatto che non siamo gli europei a reddito pro-capite più alto e che quindi il danno che queste tariffe fuori misura ci provocano è ancora maggiore.

Dal 1996, secondo i dati forniti da Altroconsumo, il canone Telecom è aumentato dell'80% quasi raddoppiando, però oggi ci regalano un'ora di telefonate urbane gratuite. Presi dalla curiosità andiamo a vedere le tariffe, poi facciamo due conti sulla famosa ora gratis considerando anche lo scatto alla risposta ripetuto per le diverse chiamate impiegate per occupare il telefono un'ora intera. Quindi tiriamo le somme e vediamo che ci scalano, tenendo presente la più alta delle tariffe e giocando quindi a loro favore, ben poco rispetto a quanto in realtà sia aumentato il canone.

Alla fine risprendiamo a leggere i dati di Altroconsumo e alla fine scopriamo che anche secondo Michele Cavuoti, responsabile della inchiesta di Altroconsumo, "la Telecom sbandiera sconti e recenti diminuzioni di tariffe, che però sono state vanificate almeno in parte dall'aumento del canone. I costi fissi, danneggiano in misura molto maggiore chi usa poco il telefono e quindi non ammortizza le spese fisse; inoltre dobbiamo sempre tenere presente che chi ha deciso di cambiare operatore si trova a pagare quasi 175 euro all'anno alla Telecom, visto che sono ancora pochissimi gli utenti che hanno potuto lasciare completamente l'ex monopolista: un bel regalo a chi ci spreme da anni, non c'è che dire. In questo modo, la Telecom di fatto finanzia con i proventi dell'attività di monopolista le sue attività sul libero mercato. Questo tipo di comportamento, non impedito dall'Authority, non fa che rallentare lo smantellamento del monopolio telefonico in Italia, che ancora oggi danneggia i consumatori e la cui fine, a questo ritmo, sembra ancora lontana".

Altroconsumo ha pubblicato i risultati di questa ricerca con l'intenzione di chiedere alle Authority competenti (Telecomunicazioni e Antitrust) che ci si attivi per promuovere e accelerare la possibilità per gli utenti di accedere alla rete telefonica senza necessariamente passare da Telecom e che ci sia maggiore vigilanza sui comportamenti di Telecom che configurino un abuso di posizione dominante.

Restiamo attenti in attesa delle risposte, speriamo che siano quelle che ci attendiamo ma siamo comunque pronti a sostenere associazioni come questa che lotta per tutelare i diritti dei cittadini e non una lobby di potere.

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