Aveva 70 anni. Tutta l'informatica attuale, dai PC all'iPhone, gli è debitrice.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-10-2011]
È un periodo triste per il mondo dell'informatica: dopo aver dato l'addio a Steve Jobs, ora è il momento di salutare anche Dennis Ritchie.
È inutile negarlo: il ricordo di Ritchie avrà certamente meno spazio sui media rispetto a quello del fondatore di Apple, eppure il suo contributo al panorama attuale dell'ICT è non solo fondamentale, ma indispensabile.
Si deve infatti a questo schivo informatico americano - che iniziò la propria carriera nel 1968 presso i Laboratori Bells - l'invenzione di due "mattoni" fondamentali di pressoché tutti i dispositivi che utilizziamo ogni giorno: il linguaggio C e il sistema operativo Unix.
Il C, creato insieme a Ken Thompson, è il linguaggio in cui è scritta buona parte dei sistemi operativi moderni, compresa la famiglia Windows NT di cui fa parte anche Windows 7, e - pur essendo ampiamente usato tuttora - ha anche dato origine a linguaggi di elevata diffusione come C++, Java o l'Objective C, quest'ultimo reso popolare soprattutto dall'ampio uso che ne fa Apple.
Anche Unix (su cui lavorò ancora con Thompson) è capostipite di una vasta famiglia che, a partire dai vari i vari BSD, comprende anche Linux (e, per ulteriore derivazione, Android), Solaris e altri ancora, compreso il vecchio Xenix di Microsoft.
Ritchie aveva 70 anni ed era malato da tempo; nel 1983 aveva vinto insieme a Thompson il prestigioso Premio Turing e nel 1999 il presidente americano Bill Clinton gli aveva consegnato la Medaglia Nazionale per la Tecnologia, asserendo che «poche persone hanno avuto tale impatto sui loro colleghi, su generazioni di studenti e su una intera industria».
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