Prima li invita a Berlino dall'India come reporter indipendenti, poi minaccia di lasciarli lì se non si trasformeranno in spot viventi dell'azienda.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-09-2012]
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La vicenda nasce come un'occasione, se non d'oro, almeno favorevole: Samsung si offre di spesare la partecipazione di alcuni blogger - tramite il programma Samsung Mob!lers - all'IFA 2012, la fiera di Berlino che da poco si è chiusa.
L'iniziativa non è strana: capita spesso che le aziende paghino per la partecipazione di blogger agli eventi importanti, nella speranza non troppo velata che questi parlino - possibilmente bene - dei loro prodotti, o quantomeno della generosità dell'azienda stessa.
Il programma Mob!lers è stato lanciato anche in India, dove Clinton Jeff di Unleash the Phones e un altro blogger che ha chiesto di restare anonimo sono stati scelti come vincitori.
Jeff sostiene di aver chiarito più volte a Samsung che entrambi sono dei blogger indipendenti, e che pertanto non si sarebbero comportati come uomini del marketing dell'azienda ma avrebbero parlato dell'intera fiera nel modo che avrebbero ritenuto più opportuno.
Nell'email di invito, Samsung aveva chiesto ai due se volessero partecipare come Reporter o come Promoter, richiesta alla quale entrambi hanno risposto che avrebbero partecipato unicamente come reporter, ma le cose non sono andate come sarebbero dovute andare.
Già prima di arrivare a Berlino qualche indizio s'era palesato - per esempio Samsung ha chiesto ai blogger le loro misure per confezionare delle "uniformi" - ma è stato solo dopo essere arrivati nella capitale tedesca che la faccenda è precipitata.
«Non appena siamo entrati nell'hotel» - scrive Jeff - «abbiamo visto una postazione Samsung Mob!lers che ci aspettava. Ci hanno dato le chiavi, una maglietta di Samsung che avremmo dovuto indossare per l'"orientamento" la mattina successiva e avremmo dovuto scendere entro cinque minuti per andare a provare le uniformi».
L'azienda ha poi preteso che i due si occupassero delle postazioni di Samsung durante tutta la durata dell'evento, mostrando i prodotti alla stampa, in sostanza rimangiandosi tutte le rassicurazioni avanzate nei giorni precedenti circa la partecipazione dei blogger come reporter.
Messi di fronte alle richieste, Jeff e il collega si sono rifiutati, spiegando che avevano accettato l'invito con la garanzia che avrebbero potuto coprire l'intera fiera in modo indipendente. Ed è a questo punto, mentre i rappresentanti locali di Samsung si riunivano per discutere del problema, che la vicenda è diventata antipatica.
«Abbiamo ricevuto una chiamata da Samsung India» - è sempre Jeff a raccontare - «che diceva: "Potete fare parte dell'evento e indossare l'uniforme oppure dovrete pagarvi il biglietto di ritorno e arrangiarvi con la permanenza in hotel dal momento in cui questa chiamata termina».
Pochi minuti dopo, una nuova telefonata precisava che Samsung avrebbe pagato il ritorno ma, anziché il 6 settembre come programmato, il volo sarebbe stato il primo settembre, e soltanto a due condizioni: i blogger avrebbero dovuto accettare di partecipare alla presentazione del Note II indossando la maglietta e di non fare parola con nessuno di quanto successo.
Jeff e l'altro blogger sono stati quindi costretti a partecipare all'evento indossando l'uniforme, ma hanno scelto di non presentare i prodotti alla stampa, ricevendo peraltro occhiate malevole dagli altri Mob!lers che invece avevano accettato.
Con la cancellazione del volo del 6 e soltanto la vaga promessa di un ritorno il primo settembre, i due erano decisamente preoccupati e il tutto sarebbe passato sotto silenzio se i blogger non avessero rotto l'embargo imposto loro e Nokia non avesse accettato di dar loro una mano, pagando l'albergo e il viaggio di ritorno.
Così la vicenda è diventata di dominio pubblico, e l'azienda coreana si è trovata in una posizione a dir poco imbarazzante; com'è logico, a quel punto sono arrivate le scuse.
Stando al comunicato ufficiale di Samsung, si è trattato tutto di un malinteso. In pratica i due blogger sarebbero stati iscritti come Promoter, nonostante avessero chiesto di essere trattati da Reporter.
«Ci dispiace che ci sia stata un'incomprensione tra i coordinatori di Samsung Mob!lers e il blogger in questione che, per quanto abbiamo capito, non è stato informato adeguatamente circa la natura delle attività di Samsung Mob!lers all'IFA 2012. Stiamo tentando di metterci in contatto con lui. Rispettiamo l'indipendenza dei blogger e il loro diritto a pubblicare le proprie storie».
Un'altra email è stata inviata da un rappresentate di Samsung direttamente a Clinton Jeff, e in questa si legge: «Vorrei scusarmi profondamente per la tua esperienza all'IFA di Berlino. Ti abbiamo posto di fronte a difficoltà ingiustificate e stiamo cercando di fare ammenda».
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