Immagini spettacolari anche con lo smartphone grazie alla tecnologia sviluppata da Rambus.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-03-2013]
Generalmente, per ottenere le fotografie HDR (ad Ampia Gamma Dinamica) si scattano diverse foto con tempi di esposizione differenti e le si combina insieme.
Uno degli effetti collaterali di questa tecnica, che alcuni lamentano, è che l'immagine finale risultante risulta un po' sfuocata.
Per eliminare questo inconveniente l'americana Rambus - che forse i più ricordano per le costose memorie dei primi Pentium 4 - ha ideato una nuova tecnologia, chiamata Binary Pixel.
La tecnologia in questione è costituita dalla combinazione di un sensore di imaging e di un sistema di elaborazione che permettono, con un singolo scatto (dunque dicendo addio alla necessità di combinare più foto), di ottenere immagini ultra-HDR e con una resa migliore anche in condizioni di bassa luminosità.
Stando a quanto dichiara Rambus, Binary Pixel può agevolmente sostituire i sensori CMOS attuali, in quanto il form factor, il consumo di energia e i costi sono sostanzialmente gli stessi; inoltre il chip è compatibile con gli attuali SoC adoperati nelle fotocamere e negli smartphone.
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In questo modo si possono ottenere fotocamere compatte in grado di «replicare la brillantezza della visione umana, rilevando i fotoni utilizzando soglie discrete simili ai coni e ai bastoncelli dell'occhio umano».
Dato che si tratta di una nuova tecnologia, non è dato sapere se e quando sarà integrate all'interno di prodotti che poi troveremo in vendita; pare inoltre che altri produttori stiano avanzando soluzioni simili.
Qui sotto, un video dimostrativo realizzato da Rambus.
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