Più scaricano più spendono: chi viola il diritto d'autore in realtà fa bene alle vendite.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2013]
È un'affermazione che si sente ripetere da diverso tempo: i cosiddetti "pirati" - ossia coloro che scaricano illegalmente materiale da Internet - sono anche coloro che spendono di più.
Qualche tempo fa una ricerca olandese, considerata valida anche in Svizzera, testimoniava proprio questo; ora un'indagine condotta nel Regno Unito giunge a ulteriore conferma.
All'inizio del 2012 l'Ofcom ha commissionato un sondaggio, rivolto agli utenti di Internet con più di 12 anni, per delinearne il comportamento e le posizioni verso l'utilizzo di materiale coperto dal diritto d'autore ma scaricato in maniera illegale (musica, film, show televisivi, videogiochi, software e libri).
Lo scopo era di ottenere dei profili il più attendibili possibile per poter indirizzare le future leggi sul copyright.
Dopo lo svolgimento dell'indagine ci sono voluti alcuni mesi per interpretare i dati, e ora essi sono stati resi pubblici. Gli autori della ricerca hanno potuto tracciare alcuni profili di massima che racchiudono i comportamenti degli intervistati.
Il primo gruppo è quello dei Trasgressori Autogiustificati: costituiscono il 9% della massa dei pirati, scaricano il 24% del materiale illegale e costituiscono il 2% degli utenti di materiale digitale; si tratta di coloro che ritengono di aver già speso a sufficienza e che vogliono provare prima di acquistare. Costoro sono anche i più attenti nel considerare le alternative legali offerte a prezzi equi.
Il secondo gruppo è quello dei Trasgressori Digitali: formano il 9% del totale dei trasgressori, i loro download ammontano al 22% del totale e costituiscono il 2% degli utenti di materiale digitale. Questi prediligono il download degli show televisivi, dimostrano un po' di rimorso per il proprio comportamento e sono quelli che più temono di essere scoperti: per questo sono ricettivi nei confronti delle avvertenze inviate dagli ISP.
Poi ci sono i Trasgressori Liberi: ammontano al 42% dei trasgressori, scaricano il 35% del materiale illegale e costituiscono il 10% degli utenti di materiale digitale; scaricano perché è gratis e sono quelli meno disposti a spendere per le alternative legali.
|
Ci sono infine i Trasgressori Ambigui: costituiscono il 39% dei trasgressori, scaricano il 20% del totale e costituiscono il 9% degli utenti di materiale digitale; sono quelli che più favoriscono le alternative digitali e non tentano di giustificare il proprio comportamento.
Ciò che però è più interessante, considerando i risultati nel loro complesso, è che un 10% dei trasgressori (composto dagli utenti che maggiormente scaricano e pari all'1,6% di tutti gli utenti di Internet sopra i 12 anni) basta a scaricare il 79% del materiale illegale disponibile in totale. Portando con gli stessi criteri tale percentuale al 20% si arriva all'88% di tutte le infrazioni.
Questo gruppo così particolare, oltre a scaricare quasi tutto il materiale a disposizione, ha anche altre caratteristiche curiose: per esempio non solo consuma l'11% delle offerte di materiale digitale, ma è anche composto dalle persone che spendono di più.
In sei mesi, infatti, arrivano a spendere 168 sterline (circa 196 euro) in materiale legale, mentre l'altro 80% (quello che scarica "ma non troppo") spende 105 sterline (circa 122 euro). E quelli che proprio no scaricano spendono solo 54 sterline (63 euro) in sei mesi.
«La grande maggioranza (il 92%) dei contenuti consumati da quel 20%» - affermano gli autori della ricerca - «è gratuita. Ciò va confrontato con il 76% dell'altro 80%. Dato che scaricano più contenuti nel complesso, li 20% compra più materiale digitale a pagamento in termini assoluti».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Zeus